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Powell e il Fomc sempre più “colombe”. Il dollaro scivola. EUR-USD risale a 1,127

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Il presidente della Federal Reserve Powell ha parlato ieri al Congresso, confermando la necessità di un taglio dei tassi per rilanciare l'economia

Le parole di Jerome Powell accrescono le aspettative per un taglio dei tassi Usa, sempre più sicuro, finendo per indebolire il dollaro sui mercati valutari e spingere lo S&P500 verso nuovi record storici.

Le dichiarazioni di Powell

Il presidente della Federal Reserve Powell ha parlato ieri al Congresso, confermando la necessità di un taglio dei tassi per risollevare i fondamentali dell’economia americana. Cosa che probabilmente verrà fatta dal Federal Open Market Committee (Fomc, la commissione della Federal Reserve che si occupa di politiche monetarie) nel prossimo meeting in programma il 30-31 luglio.

Powell ha sottolineato che l’inflazione continua a viaggiare al di sotto del target del 2%, sottolineando che “c’è persino il rischio che rimanga debole molto più a lungo rispetto a quanto attualmente ci aspettiamo”.
Al tempo stesso “rispetto a maggio sono riemerse alcune correnti trasversali, nell’ambito del commercio e della crescita economica, che hanno aumentato il clima di interezza». Powell ha sottolineato che la Fed è pronta ad agire “in modo appropriato” per sostenere l’espansione economica.

I verbali del FOMC

Lo stesso tenore si evince anche dai verbali relativi al precedente meeting del Fomc di 18-19 giugno, resi noti nella serata di ieri.
In quell’occasione l’istituto centrale di Washington non aveva infatti più predicato “pazienza” (come accaduto nei meeting precedenti) e aveva sottolineato di essere pronto ad “agire in modo appropriato per sostenere l’espansione”. Se il taglio non è stato fatto allora, è solo perché il deterioramento dell’outlook era stato ritenuto “abbastanza recente”.

Al momento i FED Funds danno quasi per scontato il taglio dei tassi durante il prossimo meeting di politica monetaria. Il discorso di Powell ha inoltre quintuplicato le probabilità di un taglio di 50 punti base, che sono passate dal 3,3% al 16%.

Vola lo S&P500, scende il dollaro USD

Le parole di Powell e le minute della FED hanno spinto l’S&P 500 a nuovi record (ha oltrepassato per la prima volta la soglia dei 3mila punti). Sul dollaro invece hanno avuto un effetto frenante.
La coppia EURUSD è aumentata verso 1,127, allontanandosi dai minimi di tre settimane toccato nei giorni scorsi, come vediamo sulla piattaforma .

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Anche il cambio con la sterlina britannica (GBPUSD) è rimbalzato dai minimi di sei mesi per scambiare a 1,2529. La coppia dollaro-yen (USDJPY) è scesa a 107,96, estendendo il suo slittamento da un massimo di sei settimane toccato a 108,99.

L’indice del dollaro contro sei principali valute è scivolato a 96,877, mentre il Bloomberg Dollar Spot Index (paniere che monitora la divisa americana nei confronti delle altre dieci principali monete) è in ulteriore declino dopo la contrazione dello 0,30% di mercoledì.

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