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Caos Turchia, Erdogan silura il capo della CBRT: Lira di nuovo sotto pressione

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Cetinkaya cacciato con un anno d'anticipo rispetto alla scadenza del mandato. La mossa allarma gli investitori

Uno scontro istituzionale consumatosi prima del weekend, rischia di mandare di nuovo sotto pressione la Lira turca (già duramente provata da diverso tempo).

Erdogan licenzia Cetinkaya

Il presidente Tayyip Erdogan ha infatti deciso di licenziare il governatore della CBRT – la banca centrale turca – Murat Cetinkaya, entrato in carica nell’aprile 2016 e il cui mandato sarebbe scaduto nel 2020. Il suo posto verrà presto dal vice Murat Uysal.
Anche se non sono state rese note le ragioni ufficiali di questo addio, non è difficile immaginarle. Erdogan non ha mai digerito la ritrosia di Cetinkaya ad abbassare i tassi di interesse, nonostante le forti e ripetute pressioni da parte del capo del paese.

Il potere di cambiare il capo della banca centrale è una delle prerogative concesse al presidente da quando sono state approvate le nuove riforme costituzionali.
Si materializza così il più grosso timore che gli investitori hanno da tempo, ovvero l’eliminazione della indipendenza della banca centrale dal potere politico (cosa che Cetinkaya haveva più volte rivendicato, di fronte anche alle richieste di dimissioni di Erdogan).

lo scontro sui tassi di interesse

Da tempo Erdogan chiedeva alla CBRT un taglio dei tassi, per stimolare la crescita e portare fuori il paese dalla recessione nella quale è entrata a inizio anno. Da par sua invece Cetinkaya aveva alzato i tassi di riferimento per un totale di 625 punti base l’anno scorso, allo scopo di sostenere la Lira e ridimensionare la fortissima inflazione (che di recente è scesa al al 15,5% dal valore choc del 25% di ottobre scorso). Da settembre il costo del denaro è fermo al 24%.

Lira di nuovo nella bufera

I mercati a questo punto si aspettano un taglio del costo del denaro in occasione del prossimo meeting del 25 luglio. Nel frattempo la Lira è nuovamente finita sotto pressione.
La valuta turca quest’anno sta perdendo il 5% sul dollaro (USDTRY), dopo il -30% dell’anno scorso.
Possiamo vederlo tramite la piattaforma .

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Dopo il terremoto politico generato dall’ordine di ripetere il voto del 23 giugno (che aveva visto Erdogan uscire sconfitto), la Lira era giunta ai minimi di 7 mesi contro il biglietto verde. Nelle ultime settimane aveva però recuperato circa il 7%. Adesso questa vicenda rischia di rimettere nel centro del mirino la valuta turca.
Quel che è peggio però, è che questa vicenda alimenta i già forti dubbi sull’indipendenza dell’istituto centrale, la cui credibilità potrebbe essere fortemente minata.

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