Per la decima riunione di fila, il Banco Central tiene la rotta della propria politica monetaria. Il Comitato (Copom) ha infatti deciso di mantenere il tasso di interesse al 6,5% annuo, al livello più basso mai fissato. A questo livello era stato portato a marzo del 2018 con un taglio di 25 punti base.
La decisione del Copom
Secondo il board di politica monetaria guidato dal presidente Roberto Campos Neto, i recenti indicatori evidenziano che il processo di ripresa dell’economia non è avanzato negli ultimi trimestri. Nel primo trimestre di quest’anno, il PIL è diminuito dello 0,2% rispetto allo stesso periodo del 2018. Le previsioni sul PIL per il 2019 sono peraltro ancora in calo.
D’altro canto, lo scenario esterno è meno sfavorevole rispetto a qualche tempo fa. Tuttavia, i rischi associati a un rallentamento dell’economia globale non possono essere ignorati.
Inoltre anche l’inflazione, che è il principale obiettivo del movimento del tasso Selic, potrebbe subire delle pressioni (tanto in un senso che nell’altro). L’ultimo report ha visto l’inflazione calare leggermente al 4,66%, tuttavia resta ancora nel target obiettivo 2,75-5,75%.
Le riforme al centro di tutto
Il punto cruciale del futuro economico del Brasile è nelle riforme, come ha sottolineato lo stesso Copom. “Una possibile frustrazione delle aspettative sulla continuità delle necessarie riforme e aggiustamenti nell’economia brasiliana – si legge nel comunicato – può incidere sui premi di rischio e aumentare la traiettoria del l’inflazione all’orizzonte rilevante per la politica monetaria”.
Secondo il Copom, la continuità del processo di riforme è essenziale per la caduta del tasso di interesse strutturale e il recupero sostenibile dell’economia.
La reazione dei mercati e il BRL
La decisione del Banco Central non ha inciso granché sul sentiment degli investitori, che nelle stesse ore erano impegnati a metabolizzare il ben più importante meeting della Federal Reserve americana.
La coppia USDBRL è scesa verso 3,8440. Dopo il picco raggiunto nella seconda metà di maggio (a 4,09), la coppia ha imboccato la via della discesa e il Real si è apprezzato del 6% circa contro il biglietto verde.
Secondo i mercati, il Selic dovrebbe essere sforbiciato ancora nel corso del 2019, arrivando al 5,75%.