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Dazi fino al 25%, Trump minaccia il Messico. Il peso crolla, USD-MXN ai massimi di 5 mesi

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Le tariffe minacciate da Trump entreranno in vigore dal 10 giugno e non verranno eliminate finché i migranti non smetteranno di valicare il confine

L’ultima mossa di Trump affonda il peso messicano. Non contento della battaglia commerciale intrapresa da tempo con la Cina, il presidente USA ha deciso di fare altrettanto con i vicini di casa messicani. L’inquilino della Casa Bianca ha minacciato – via Twitter – l’introduzione di dazi sui beni di importazione, come forma di ritorsione per i flussi migratori clandestini verso gli Stati Uniti.

Mercati scioccati, peso in caduta verticale

Una decisione inattesa, che ha innescato la rapida reazione dei mercati. Il peso messicano (MXN) ha cominciato a scivolare pesantemente contro il dollaro americano, arrivando a perdere fino al 2,8% del suo valore e toccando i minimi di oltre 5 mesi (USDMXN a 19,700), come vediamo sulla piattaforma del broker .

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Immigrazione e dazi fino al 25%

Le tariffe minacciate da Trump entreranno in vigore dal 10 giugno e non verranno eliminate finché i migranti non smetteranno di valicare il confine.
Inizialmente l’importo sarà contenuto al 5%, che salirà al 10% entro luglio, al 15% entro agosto, al 20% entro settembre per raggiungere un livello permanente del 25% entro ottobre. Secondo l’ufficio del rappresentante commerciale degli Stati Uniti, le importazioni di beni dal Messico ammontano a 346,5 miliardi di dollari nel 2018.

La decisione di Trump è giunta come un fulmine a ciel sereno, visto che appena pochi giorni fa erano state rimosse le tariffe sull’acciaio. Va precisato che l’imposizione di queste tariffe è in linea di principio non consentita dall’accordo di libero scambio attualmente in vigore tra il Messico e gli Stati Uniti, ma se Trump dovesse appellarsi alla questione di “sicurezza nazionale”, facendo riferimento alla Legge sui Poteri Economici di Emergenza Internazionale (IEEPA), potrebbe ottenere il via libera.

Nel frattempo il presidente Andres Manuel Lopez Obrador ha confermato che il suo Ministro degli esteri e alcuni altri funzionari si recheranno a Washington nei prossimi giorni per cercare di trovare un compromesso con Trump.
Ma intanto il guaio è fatto, e il peso sprofonda.

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