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Dollaro Australia AUD

Aussie in calo sulla scia delle tensioni commerciali. AUD-USD sui minimi di 4 mesi

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La forte dipendenza dell'Australia dalle esportazioni verso la Cina sta penalizzando il dollaro AUD sul mercato valutario

I venti di guerra commerciale spirano forte, e il Dollaro australiano scivola verso il livello più basso in oltre 4 mesi contro quello americano ().

L’Australia e la tensione USA-Cina

Il dollaro australiano è stato influenzato negativamente dalle tensioni commerciali in corso tra le due maggiori economie del mondo, a causa della forte dipendenza dell’Australia dalle esportazioni verso la Cina.
L’ultimo duro colpo è stata la risposta della Cina alle tariffe di Trump, che venerdì ha aumentato le sui beni cinesi per 200 miliardi di dollari. Pechino dal canto suo minaccia che dal 1 giugno colpirà 60 miliardi di importazioni statunitensi, che potrebbero riguardare prodotti agricoli, la riduzione degli ordini degli aerei Boeing e la restrizione del commercio di servizi statunitensi con la Cina.

La speranza di mercati è che questa grave escalation possa essere evitata durante l’incontro che i presidenti Trump e Xi Jingping avranno a margine del vertice del G20 di giugno a Osaka.
Ma intanto le preoccupazioni per gli ultimi attriti commerciali tra Stati Uniti e Cina si stanno accumulando rapidamente e pesano negativamente sulla propensione al rischio degli investitori. Le attività più rischiose hanno infatti ceduto pesantemente il passo, mentre i beni rifugio corrono forte.

Trend in discesa per l’Aussie

Il Dollaro australiano estende così la sua recente serie di perdite, che di recente l’hanno portato a scivolare sotto la soglia psicologica di 7,00. L’ è scambiato verso 0,6954, al livello più basso di circa 4 mesi ovvero dall’inizio di gennaio, come possiamo vedere sulla webtrader di .

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Gli investitori adesso attendono l’importante report sull’occupazione australiana, in uscita giovedì. Esso potrebbe aumentare le probabilità di un taglio dei tassi d’interesse da parte della Reserve Bank of Australia (RBA), che peraltro sono già aumentati dal 21% della scorsa settimana al 34% di oggi in vista del meeting di giugno. Questo finirebbe per aumentare la pressione al ribasso sulla valuta australiana.
Ricordiamo che appena pochi giorni fa la RBA ha deciso di non effettuare alcun taglio al tasso di interesse, rimasto all’1,50% contro le aspettative del mercato.

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