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Lira Turchia TRY

Lira turca a picco dopo l’annullamento delle ultime elezioni. USD-TRY ai massimi di ottobre

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Il Consiglio Elettorale Supremo ha accolto il ricorso presentato dal presidente Erdogan contro la vittoria dell'opposizione a Istanbul

Un nuovo terremoto politico ha scosso la Turchia e travolto la Lira, che sprofonda ai minimi di 7 mesi contro il dollaro. A innescare tutto è stata la decisione del Consiglio Elettorale Supremo, che ha accolto il ricorso presentato dal presidente Erdogan (partito Apk) contro la vittoria dell’opposizione a Istanbul (primo successo da oltre vent’anni), avvenuta a fine marzo.

Per questo motivo le elezioni saranno ripetute il 23 giugno, e la vittoria del sindaco dell’opposizione repubblicana del Chp non ha più effetto.

La questione politica ed economica turca

I mercati hanno preso malissimo questo colpo di scena, perché temono che questa decisione possa provocare disordini e forti tensioni nel paese. Inoltre la preparazione della nuova tornata elettorale, finirà inevitabilmente per distrarre il governo dai necessari interventi per risollevare l’economia.

Il ministro dell’Economia, Berat Albayrak (guarda caso genero di Erdogan), aveva promesso di mettere mano a riforme economiche importanti subito dopo le amministrative. Chiaramente nulla di tutto questo è avvenuto, e difficilmente avverrà nelle prossime settimane. Ricordiamo che l’economia truca è in recessione, con una inflazione altissima (19,5%) e un elevato tasso di disoccupazione.

Lira turca in caduta libera

La Lira turca è sprofondata già prima della decisione del Consiglio Elettorale Supremo, perché i mercati temevano quello che poi è puntualmente successo.
Il rapporto tra dollaro e valuta turca (USDTRY) è schizzato a 6,16 toccando i massimi dallo scorso mese di ottobre e ampliando le perdite annuali fino al 14% (fonte grafica broker ).

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Ricordiamo che la banca centrale turca ha mantenuto i tassi di interesse al 24%, nonostante le forti pressioni di Erdogan sul governatore Murat Cetinkaya affinché li tagli per stimolare l’economia (in barba ad ogni effetto iper-inflattivo).

Va ricordato che prima che si svolgessero le ultime elezioni, il governo aveva imposto alle banche locali di non accettare scommesse ribassiste sul tasso di cambio, per contrastare manovre ritenute speculative sulla Lira. I mercati chiaramente pensano che questo scenario possa ripetersi tra qualche settimana.

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