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La Lira Turca sprofonda ancora: TRY a -6% contro EUR e USD in un mese

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Un mix di fattori politici, economici ed esterni stanno mettendo enorme pressione alla valuta di Ankara

Continua il momento difficile per la Lira turca, che in una sola settimana sta perdendo oltre 3 punti percentuali sia sul dollaro che sulla moneta unica. A spingere al ribasso la Lira TRY sono diversi venti contrari che spirano forti sull’economia (e non solo) di Ankara.

Incertezze politiche e debolezze economiche

L’economia turca di recente è entrata in recessione, cosa che non accadeva da un decennio. Pochi giorni fa la già elevatissima inflazione è salita ulteriormente fino al 19,71%, superando anche le previsioni degli economisti.
Mentre il Governo ha varato nuove riforme economiche che però hanno deluso gli investitori, cresce anche l’incertezza politica. Le recenti elezioni hanno visto l’APK di Erdogan perdere sia Ankara che Istanbul per il prima volta in 25 anni; un risultato che è stato contestato tanto che all’Alto consiglio elettorale è stato chiesto un completo riconteggio dei voti di Istanbul.

I fattori di rischio esterni

Oltre ad una situazione interna delicatissima, la Turchia deve fare i conti anche con fattori di pressione che arrivano dall’esterno. Le incertezze sul futuro dell’economia globale stanno colpendo soprattutto i mercati emergenti, mentre si stanno nuovamente deteriorando le relazioni tra Ankara e Washington.

La Lira sprofonda

Questo mix esplosivo di fattori sta esercitando fortissime pressioni sulla Lira turca, che nell’ultimo mese ha perso oltre il 6% rispetto alla moneta unica () e al biglietto verde (fonte grafica broker ).

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L’attuale forte svalutazione segue poi quella pesantissima patita lo scorso anno, nel quale la valuta di Ankara ha perso oltre il 30%.
Proprio nel tentativo di arginare la svalutazione, le autorità turche pressano le banche locali affinché limitino i prestiti offshore (Erdogan spesso dà la colpa agli “speculatori” stranieri per il calo della Lira). Cosa che ha causato un aumento di oltre il 1000% del costo di tali prestiti.
Va ricordato che qualche tempo fa le riserve in valuta estera detenute dalla Banca centrale hanno evidenziato un profondo calo (6,3 miliardi di dollari). Un dato che i mercati hanno interpretato come un segnale del fatto che la Turchia stia utilizzando le sue riserve per sostenere la lira.

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