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La RBA conferma i tassi ma i mercati prevedono un futuro taglio. L’AUD si inedolisce contro l’USD

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Il cambio tra dollaro australiano e americano si muove attorno quota 0,707, supporto già testato al ribasso diverse volte nelle ultime settimane

Come era ampiamente previsto, la Reserve Bank of Australia (Rba) ha deciso di confermare la propria politica monetaria, senza mostrare alcun orientamento accomodante (come invece stanno facendo altri istituti centrali come Federal Reserve, Banca centrale europea e Banca del Giappone).

Il meeting della RBA australiana

Nel meeting di politica monetaria, sono stati lasciati fermi i tassi d’interesse ai minimi storici dell’1,50% per la ventinovesima riunione consecutiva (l’ultimo ritocco fu un taglio di 25 punti base nell’agosto 2016), ribadendo che resteranno su questo livello per un prolungato periodo di tempo.
Alla base della decisione c’è la convinzione che l’attuale livello dei tassi sia coerente con la crescita sostenibile dell’economia dell’Australia e con il mantenimento dell’inflazione verso il target del 2%.

Proprio riguardo alla inflazione, il governatore Philip Lowe ha spiegato di attendersi una crescita graduale nel corso dei prossimi due anni. Secondo l’istituto centrale, l’inflazione potrebbe arrivare al 2% quest’anno e al 2,25% nel 2020. A breve termine, l’inflazione complessiva dovrebbe diminuire a causa dei prezzi del petrolio più bassi all’inizio dell’anno.

La RBA si mostra molto prudente riguardo ai fattori esterni. L’istituto centrale infatti ha sottolineato ancora come la crescita mondiale sia “rallentata” e che “i rischi al ribasso sono aumentati”.

La reazione dei mercati

Anche se era scontato il “nulla di fatto” nella riunione di politica monetaria della banca centrale, i mercati si aspettavano un atteggiamento forse più accomodante. Questo tenuto soprattutto conto che le altre grandi banche centrali lo stanno facendo, e quindi per la necessità di impedire che l’aussie possa apprezzarsi troppo in futuro. Proprio per questo motivo i futures hanno leggermente allargato le probabilità di un taglio, subito dopo il meeting della RBA.

L’AUD si indebolisce contro USD ed EUR

Si spiega anche così l’indebolimento dell’Aussie sui mercati valutari.
Il cambio tra dollaro australiano e americano (AUDUSD) si muove attorno quota 0,707, una zona di supporto già testata al ribasso diverse volte nelle ultime settimane (fonte grafica broker ).

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Il dollaro australiano perde quota anche nei confronti dell’euro. La coppia EURAUD, che nei giorni scorsi si era riavvicinata ai minimi d quest’anno sotto quota 1,58, è poi risalita.

Occhio a quanto accade sul fronte politico interno. Il governo del primo ministro Scott Morrison potrebbe varare forti incentivi per l’economia (riducendo quindi la necessità di manovre espansive della RBA), visto che affronterà un’elezione a maggio e i sondaggi finora non gli danno ragione.

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