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Corona Norvegia NOK

Settimana buona per la Corona (NOK) dopo la stretta di una Norges Bank assai aggressiva

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Il cross USDNOK si è avvicinato ai minimi dell'intero 2019. La coppia EURNOK è crollata di 1 punto percentuale fino a 9,601

E’ stata una settimana interessante e proficua per la Corona norvegese, spinta verso l’alto dalla stretta monetaria ad opera della Norges Bank. Giovedì l’istituto di Oslo con una decisione unanime ha aumentato i tassi dallo 0,75% all’1,00%, come si aspettavano i mercati (23 su 26 economisti che componevano il consensus di Reuters avevano previsto l’intervento).
Quello che invece ha preso in contropiede gli economisti è la prospettiva da falco assunta dalla Norges Bank.

Norges Bank molto aggressiva

I responsabili delle politiche monetaria infatti hanno avuto un tono inaspettatamente aggressivo, al punto che il governatore Oeystein Olsen ha affermato in conferenza stampa che la banca centrale probabilmente aumenterà nuovamente i tassi a giugno.
Ricordiamo che lo scorso settembre era stata operata un’altra mossa restrittiva, (per la prima volta dal 2011) sempre di 25 punti base. Il nuovo percorso dei tassi mostra che la banca vede i tassi in media dell’1,1% nel 2019 (contro l’1,0% visto in precedenza) e l’1,6% nel 2020 (contro l’1,4% precedente).

Corona Norvegese contro EUR e USD

Questo ha finito per dare slancio alla Corona norvegese, che ha manifestato un aumento significativo rispetto all’euro e al dollaro statunitense.
Il cross è scivolato fino a 8,409 (avvicinandosi ai minimi dell’intero 2019) prima di recuperare quota in prossimità del weekend fino a 8,560.
La coppia EurNok è crollata di 1 punto percentuale fino a 9,601. Anche in questo caso in seguito c’è stato un rimbalzo fino a 9,689.

Le prospettive economiche in Norvegia

A dare consistenza alle mosse aggressive della Norges Bank sono le buone prospettive di crescita. Secondo l’istituto centrale norvegese, la ripresa dell’economia sembra essere più forte di quanto anticipato in precedenza. La Norges Bank ha alzato le previsioni di crescita per il 2019 e il 2020 prevedendo un rallentamento più marcato nei due anni successivi, dall’espansione del 2,7 percento quest’anno alla crescita dell’1,1 percento nel 2022.

Un’altra spinta alla manovra restrittiva è stata la crescita dell’inflazione sottostante, che è leggermente superiore all’obiettivo (sotto la spinta dell’incremento del prezzo del petrolio). Permangono comunque i timori legati all’economia dei principali partner commerciali, come l’UE, che potrebbe indebolire le esportazioni norvegesi e incidere negativamente sul PIL. Un altro aspetto che andrà monitorato con attenzione è l’andamento del mercato petrolifero, che è un motore di crescita per l’economia norvegese.

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