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Manifattura, frenata oltre le attese in Germania. EUR-USD di nuovo sotto 1,130

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L'indice manifatturiero è sceso per la terza volta consecutiva. A livello composito il Pmi tedesco è sceso a 51,5 punti, peggior dato da giugno 2013

I dati macro sulla manifattura tedesca e dell’Eurozona trascinano verso il basso la moneta unica, che scende nuovamente sotto quota 1.13 contro il dollaro ().

Dati sul manifatturiero Germania

Che ci fossero segnali di rallentamento nell’economia tedesca – la locomotiva d’Europa – era chiaro da tempo, visto che ha pure sfiorato la recessione. Ma stavolta il campanello d’allarme è suonato forte, e l’incubo recessione si è riaffacciato con prepotenza sui mercati.

L’indice manifatturiero è sceso per la terza volta consecutiva, segnando 44,7 contro i 47,6 punti precedenti. Gli economisti si aspettavano addirittura una timida ripresa fino a 48. Era di tempi del pieno della crisi (2011-12) che non si vedeva uno scenario così fosco. Il calo c’è stato anche nel settore dei servizi: da 55,3 punti a 54,9. A livello composito il Pmi tedesco è sceso a 51,5 punti a marzo, peggior dato da giugno 2013.

A pesare sull’economia tedesca sono diversi fattori: l’incertezza su Brexit, i rapporti commerciali Usa-Cina, un rallentamento nell’industria automobilistica e in generale una domanda globale più debole.

Stime PMI manifatturiero Eurozona

Non è andata meglio per la stima del PMI manifatturiero dell’Eurozona, sceso ai minimi di 6 anni a 47,6. Il precedente livello era 52,8, le previsioni erano per un calo più contenuto (49,5). Siamo quindi entrati nella zona di contrazione (sotto i 50). L’indice composito a marzo ha fatto segnare 51,3 da 51,9 febbraio, contro attese pari a 52.
Va segnalato che anche la manifattura in Francia è caduta pesantemente, scivolando in zona contrazione.

Lo scivolone dell’euro

Questi dati macro hanno avuto immediate ripercussioni sul mercato azionario (le Borse hanno invertito la rotta) e valutario.
Il cambio euro-dollaro () infatti è scivolato sotto la soglia di 1,13 che ormai reggeva da diversi giorni (era stato superato il livello 1,14 dollari dopo la decisione della Fed di mantenere invariato il costo del denaro per tutto il 2019).

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La coppia euro-yen () chiude in discesa a 123,83.
Il , che misura l’andamento del biglietto verde contro un basket di valute, ha invertito la rotta proprio dopo i dati tedeschi. Prima di essi si avviava verso il secondo calo settimanale consecutivo.

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