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Dollaro USA USD

Dati sul lavoro negli USA deludenti: solo 20mila posti creati. Il dollaro USD frena

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Secondo i mercati le possibilità di una riduzione del costo del denaro nel 2019 sono salite fino al 25% (ieri erano al 14%)

Il dollaro frena la corsa, scivolando sui dati relativi al mercato del lavoro (Non Farm Payrolls), ovvero proprio quei dati che finora erano stati sempre fonte di soddisfazione e ottimismo.

I dati sui Non Farm Payrolls

Secondo l’ultimo report, durante il mese scorso l’economia americana ha creato soltanto 20mila posti di lavoro, un’inezia in confronto ai 180mila che erano stati previsti.
La delusione è stata solo mitigata dal dato sul tasso di disoccupazione (considerato meno rilevante), che è sceso al 3,8% dal 4% del mese precedente e dal report sui salari orari (spie di possibili pressioni inflazionistiche) che sono lievitati del 3,4% su base annuale, il massimo dall’aprile 2009.

Anche se il dato in sé non è sufficiente per scatenare allarmismi, dà comunque maggior ragione alla Federal Reserve che ha impresso uno stop nella normalizzazione della politica monetaria.
Non a caso dopo questi dati, secondo i mercati le possibilità di una riduzione del costo del denaro nel 2019 sono salite fino al 25% (ieri erano al 14%).
Va però anche ricordato che nei 2 mesi precedenti i NFP avevano registrato due grossi exploit, per cui una frenata diventa più comprensibile.

Gli effetti sul dollaro

I dati resi noti questo venerdì hanno aumentato i timori degli investitori, penalizzando il dollaro (anche se in misura moderata). Se ieri il cambio tra euro e biglietto verde era sceso sui minimi dal giugno 2017 in area 1,12, oggi la major EURUSD è risalita fino a 1,123 come possiamo vedere grazie al broker .

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