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Delude il PIL canadese, il loonie perde quota. USD-CAD tocca i massimi di 2 settimane

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Settimana prossima ci sarà il meeting della Bank of Canada, che potrebbe assumere un atteggiamento più accomodante

Finisce con un discreto tonfo la settimana del dollaro canadese. A penalizzare il loonie sono stati la discesa dei prezzi del petrolio ma soprattutto i dati macro deboli sul Pil.

La crescita dell’economia canadese si è fermata allo 0,4% nel quarto trimestre, al di sotto delle aspettative che erano dell’1% (il PIL reale è diminuito dello 0,1% su base mensile a dicembre). A frenarlo è stata soprattutto la debole dinamica dei consumi, che registrano la peggior performance dal 2012.
Come se non bastasse, è stato pure rivisto al ribasso il PIL del secondo trimestre (dal 2,9% al 2,6%). La crescita del PIL per l’intero anno si è quasi dimezzata, dopo essere scesa dal 3% nel 2017 a solo l’1,8% nel 2018.

Non sarà quindi semplice il compito dei policy maker canadesi, che si vedranno settimana prossima al meeting della Bank of Canada. Il governatore Poloz è stato costante finora nel ritenere che i tassi debbano muoversi più in alto, ma senza alcuna fretta di intervenire e – soprattutto – tenendo d’occhio i dati macro. Ora che proprio questi dati sono più deboli delle attese, ciò potrebbe spingere la BoC verso una posizione più accomodante.

Sul mercato valutario, il dollaro Canadese ha risentito in modo negativo di questo clima, al quale si aggiunge anche il calo del petrolio (principale prodotto di esportazione canadese). La coppia USDCAD è schizzata in prossimità di 1,33 (ai massimi di due settimane). Il dollaro canadese ha così ceduto lo scettro di valuta G10 migliore del 2019 alla sterlina britannica (fonte grafica broker ).

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Va ricordato che nei giorni scorsi la coppia USDCAD era scivolata verso 1,31 grazie alla prospettiva di una tregua commerciale tra USA e Cina.
A proposito di commercio, il primo ministro canadese Justin Trudeau ha parlato giovedì con Donald Trump delle tariffe americane per l’acciaio e l’alluminio, dei quali il Canada è il maggior fornitore degli States. C’è stato un piccolo segnale di progresso.

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