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I verbali del FOMC lasciano incertezza sui tassi USA. EUR-USD poco mosso oltre 1,130

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Il Comitato vuole essere "paziente" nel determinare i futuri aggiustamenti dei tassi d'interesse

Dopo essere passata a “colomba”, la FED sembra aver corretto un po’ il tiro nell’ultimo meeting. Anche se la sostanza non cambia, visto che per adesso il percorso di rialzo dei tassi rimane frenato o comunque improntato alla flessibilità.
Dai verbali dell’ultima riunione del Federal Open Market Committee-FOMC (nella quale i tassi erano stati lasciati al 2,25-2,50%) emerge l’intenzione del Comitato di voler essere “paziente” nel determinare i futuri aggiustamenti dei tassi d’interesse.

Il board americano continua a vedere una prolungata espansione dell’attività economica (la cui caratterizzazione è passata da “forte” a “solida”), sorretta da condizioni solide del mercato del lavoro e da un’inflazione vicino al target del 2%.
Tuttavia occorre calma, per via degli sviluppi economici e finanziari globali e delle pressioni ridotte sull’inflazione stessa. Inoltre bisognerà vedere l’impatto della diminuzione degli stimoli legati ai tagli fiscali dello scorso anno. “Il Pil – si legge nelle minute – nel 2019 avrà un passo meno rapido rispetto a quello del 2018”.

Eppure ci sono alcune cose da evidenziare. Anzitutto riguardo ai tassi c’è una spaccatura interna al FOMC. Diversi membri ritengono necessario un aumento dei tassi quest’anno, se l’economia si muoverà in linea con le attese; altri membri invece sono più incerti sulle azioni da intraprendere.
D’altra parte nei verbali si legge pure che “quasi tutti i partecipanti ritengono di essere poco disponibili ad annunciare un piano per fermare la riduzione del bilancio durante l’esercizio di quest’anno”. Questo ridà concretezza alla possibilità di ulteriori riduzioni del bilancio, che ricordiamo è una misura restrittiva, ovvero con effetti analoghi ad un rialzo del costo del denaro.

Dopo la lettura della minute, il dollaro è rimasto pressoché invariato nei confronti dell’euro. L’incertezza riguardo alle future mosse della Federal Reserve non piace particolarmente ai mercati, che non hanno ne’ premiato ne’ penalizzato il biglietto verde.
Come possiamovedere grazie al broker , la major EURUSD continua a dare seguito al rimbalzo partito dai minimi di venerdì scorso in area 1,125. Nel fixing di ieri della BCE, il cambio euro/dollaro è stato fissato a 1,1342.

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