Il Comitato di politica monetaria ha ritenuto di adottare questa decisione vista l'esistenza di un "trend di riequilibrio" nell'attività economica della Turchia. La domanda esterna "è rimasta forte", mentre c'è stato un calo della domanda interna. "Si prevede che il saldo delle partite correnti manterrà la tendenza al miglioramento", ha aggiunto il Comitato.
Anche se le prospettive di inflazione sono migliorate, secondo la CBRT i rischi sulla stabilità dei prezzi continuano a esserci. Per questo motivo s'è deciso di mantenere la stretta monetaria fino a quando le prospettive sui prezzi non mostreranno un miglioramento significativo.
Ricordiamo che l'inflazione turca ha toccato il livello massimo di 15 anni al 25,2% lo scorso mese di ottobre, prima di rallentare fino al 20,3% a dicembre.
La banca centrale turca ha inoltre aggiunto che continuerà a utilizzare tutti gli strumenti disponibili per perseguire l'obiettivo di stabilità dei prezzi, incluse eventuali nuove misure restrittive se sarà il caso.
Sotto il profilo valutario, la maggior parte delle valute dei mercati emergenti si è stabilizzata contro il dollaro USA. La Lira turca s'è rafforzata prima dell'annuncio della CBRT, guadagnando lo 0,8% (). In seguito ha anche esteso i suoi guadagni contro il biglietto verde, e adesso la coppia viaggia a 5,349 (fonte grafica broker ).

Ricordiamo che il 2018 è stato un anno nerissimo per la valuta turca, che ha chiuso l'anno con una perdita del 28% (peggior risultato annuale in 17 anni).
Anche contro l'euro, la Lira turca ha messo il turbo. La coppia infatti scendo quasi di 2 punti percentuali, e adesso marcia al livello 6,0865.
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