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Peso messicano, che sprint (USD-MXN -1,8% settimanale). La Banxico intanto aumenta i tassi

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La Banxico ha portato il tasso di interesse al 8,25%. Il costo del denaro raggiunge così livelli che non si vedevano da un decennio

Si chiude una settimana molto positiva per il peso messicano, che ha ricevuto una spinta anche dalla Banca del Messico. L’istituto centrale infatti, dopo aver effettuato una stretta a novembre, ha deciso all’unanimità di operare un altro ritocco del costo del denaro anche a dicembre. La Banxico ha infatti portato il tasso di interesse al 8,25%, con un incremento di 25 punti base.

Il costo del denaro raggiunge così livelli che non si vedevano da un decennio. Nell’ultimo triennio l’istituto centrale messicano ha operato rialzi per complessivi 525 punti base, portando il tasso di interesse dal 3% all’8,25%.

Ci sono varie motivazioni che hanno spinto la Banxico in questa direzione (seguendo l’analogo provvedimento preso dalla FED in settimana). Anzitutto i rischi inflazionistici derivanti dalla turbolenza economica e politica. L’inflazione ha avuto un incremento forte dall’inizio del periodo estivo, e viaggia molto oltre l’obiettivo del 3%.
In secondo luogo la volontà di dare sostegno alla moneta nazionale, che soprattutto dalla fine dell’estate ha avuto forti balbettamenti.

La mossa della Banxico ha dato una spinta al peso, che già prima stava comunque viaggiando in modo sostenuto (anche per la debolezza del dollaro USD). La valuta messicana ha infatti accumulato 5 giorni consecutivi di guadagni, e il cross UsdMxn è sceso dell’1,8% a 19,95 circa.

Era dalla fine di ottobre che la coppia non restava stabilmente sotto quota 20, da quando venne annunciato l’annullamento della NAIM. A tal proposito, il recupero del peso è stato innescato anche dall’annuncio del Ministero delle Finanze e del Credito Pubblico (SHCP) riguardo al fatto che la maggioranza degli obbligazionisti dell’Aeroporto Internazionale del New Mexico (NAIM) ha accettato l’offerta di riacquisto da parte del governo federale.

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