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Dollaro in lieve ritirata (EUR-USD oltre 1.13) dopo un’altra mattinata di guadagni

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Nel pomeriggio sono stati resi noti i dati sui prezzi al consumo negli Stati Uniti. C'è stato un aumento in linea con le stime degli economisti

Dopo un po’ di giorni passati a marciare, il dollaro ha vissuto una giornata modesta. Dopo un avvio a tinte positive, ha invertito la rotta nel pomeriggio.

L’attenzione degli investitori sull’euro-dollaro () era più che altro rivolta a ciò che accade nel Vecchio Continente. Il governo italiano ha inviato una versione “rivisitata” della sua manovra alla UE, ma senza cambiamenti sostanziali. Si preannunciano giorni molto tesi.

Nel frattempo la crescita economica dell’area dell’euro si è dimezzata nel terzo trimestre, secondo le ultime stime dell’Eurostat confermate mercoledì (PIL allo 0,2% rispetto al secondo trimestre). Preoccupa il calo del PIL della Germania, il primo calo dai primi tre mesi del 2015 e il peggiore dall’inizio del 2013.

Dopo questi dati il dollaro era salito a un massimo di 1.163 contro l’Euro mercoledì mattina, ma poi si è ritirato superando di nuovo 1.13.
Nel pomeriggio sono stati resi noti i dati sui prezzi al consumo negli Stati Uniti. C’è stato un aumento in linea con le stime degli economisti nel mese, i prezzi sono stati spinti in parte il balzo dell’energia. L’indice è cresciuto dello 0,3% in ottobre, dopo essere aumentato dello 0,1% a settembre.

L’inflazione core — che esclude le componenti volatili, ovvero alimentare ed energia — è aumentata dello 0,2% congiunturale (in linea con le attese) e del 2,1% rispetto a un anno prima (+2,2% il consensus).
L’inflazione consentirà alla Fed di continuare a innalzare gradualmente i tassi, col prossimo ritocco che ci sarà a dicembre.

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