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BoJ ferma sui tassi ma lo Yen accelera grazie alla produzione industriale (Usd-Jpy a 112,65)

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Mercoledì la Bank of Japan (BOJ) ha lasciato i tassi di interesse invariati a -0,1%, principalmente a causa dell'inflazione

Lo Yen giapponese ha dato una bella sgasata contro il dollaro, scendendo di nuovo sotto quota 113. La spinta è arrivata dai dati macro che hanno rilevato un’accelerata della produzione industriale giapponese (52,9), giunta al livello massimo di 4 mesi e in espansione per il 26esimo mese di fila. Ma anche dalle esportazioni, che sono tornate alla crescita normale (nuovi ordini a 51,1 rispetto al 49,8 di settembre) spegnendo un bel po’ di timori riguardo agli effetti dell’attuale guerra commerciale.
L’unico dato meno brillante è stato quello sulle vendite al dettaglio, che sono salite per l’undicesimo mese consecutivo, ma a un ritmo più lento dal mese precedente.

Come detto, questi dati hanno messo un bel po’ di benzina nella marcia dello Yen. Il cross (“ninja”) è sceso a 112,65 limando quasi interamente le perdite accumulate nell’ultima settimana. Tuttavia, il quadro complessivo rimane ancora chiaramente rialzista (grafico ).

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Ricordiamo che mercoledì la Bank of Japan (BOJ) ha lasciato i tassi di interesse invariati a -0,1% (principalmente a causa dell’inflazione troppo bassa). L’istituto centrale continua quindi nella sua politica monetaria ultra-espansiva, scavano un solco sempre più profondo rispetto alle altre principali banche centrali occidentali, che invece stanno irrigidendo.

La BoJ ha tuttavia modificato le sue previsioni economiche, riducendo le proiezioni sull’inflazione “core” dall’1,1% allo 0,9%. Leggermente ridotta anche la stima sul Pil al marzo 2019 (da +1,5 a +1,4%).

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