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Corona svedese SEK

La Riksbank non sorprende nessuno, per la Corona Svedese (SEK) altra settimana di debolezza

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L'ultimo meeting è andato secondo le previsioni. Il primo rialzo dei tassi – da oltre 7 anni – è in programma per dicembre e/o febbraio

La settimana della Corona svedese si chiude con un’altra perdita di terreno sia nei confronti dell’euro (EurSek) che nei confronti del dollaro (UsdSek).
La coppia ha perso circa mezzo punto percentuale nell’ultima settimana, scendendo a 10.41 (ed è tornata ai livelli di una decina di giorni fa dopo un breve su e giù).
Anche il cross ha visto la corona perdere terreno. Adesso viaggia a 9.125 (-1,74% nell’ultima settimana ed oltre il 3% perso nell’ultimo mese).

I mercati non hanno gradito il continuo rinvio della manovra restrittiva da parte della Riksbank, e c’era anche chi aveva cominciato a dubitare che ci fosse una reale volontà in tal senso. Inoltre va sottolineato che a inizio ottobre il report sull’inflazione aveva innescato una grande corsa al rialzo nella corona svedese, finanche troppo eclatante.
In sostanza è già stato prezzato il prossimo rialzo dei tassi da parte dell’istituto centrale svedese. A meno che il percorso di rialzo dei tassi non diventi più rapido del previsto (o ci saranno grosse sorprese dai futuri dati sull’inflazione), difficilmente le prossime mosse della Riksbank potranno sorprendere i mercati e spingere la Corona.

In settimana la Riksbank ha confermato i tassi di interesse a -0,5%, in linea con le aspettative degli analisti. L’istituto centrale ha affermato che la situazione economica non è cambiata rispetto al meeting di settembre, con segnali di crescenti pressioni inflazionistiche (la dinamica dell’inflazione è prevista al 2,2% quest’anno, al 2,1% l’anno prossimo e all’1,9% nel 2020).

La banca centrale ha ribadito la volontà di mettere mano al costo del denaro, con il primo rialzo dei tassi – da oltre 7 anni – sia a dicembre che a febbraio. “La politica monetaria deve procedere con cautela ed essere espansiva per un lungo periodo a venire”, ha aggiunto la banca.

In settimana sono stati rilasciati anche alcuni dati macro interessanti. La bilancia commerciale ha registrato un surplus di 1,4 miliardi di corone svedesi, contro un deficit di 7,7 miliardi di corone svedesi ad agosto. Le esportazioni sono aumentate del 9% e le importazioni sono aumentate del 10% a settembre.

Le vendite al dettaglio in Svezia sono cresciute a un ritmo più veloce a settembre: 2,1% su base annua contro 1,9% ad agosto. Questo è stato l’aumento più rapido in quattro mesi e superiore al tasso previsto dell’1,7 percento. L’indice dei prezzi alla produzione è salito oltre il 10%, ma la fiducia dei consumatori è scesa sotto i 100 al livello più basso di 4 mesi, segno che molti si aspettano un rallentamento. ‘indice di fiducia manifatturiero è sceso a 115,4 da 117,3, che era peggiore di quanto avevano predetto 117 economisti.

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