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Australia, ancora nessuna mossa dalla RBA. L’AUD-USD scende sui minimi di 2 settimane

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La RBA (Reserve Bank of Australia) ha infatti lasciato i tassi di interesse invariati all'1,5%, ovvero al minimo storico

Da un mese all’altro non è cambiato sostanzialmente nulla per l’Australia. La RBA (Reserve Bank of Australia) ha infatti lasciato i tassi di interesse invariati all’1,5% (minimo storico), e anche le dichiarazioni di accompagnamento non sono mutate. L’istituto centrale sostiene che il basso livello dei tassi sta sostenendo l’economia, e che la crescita del Pil si attesterà in media al di sopra del 3% nel 2018 e nel 2019.

I fattori che inducono alla prudenza sono i consumi delle famiglie (“fonte di incertezza”), la crescita dei salari (“rimane bassa”), le condizioni di accesso al credito (“rigide”) e il mercato immobiliare (“rallentato a Sidney e Melbourne”).
Anche se la RBA continua ad orientarsi verso una stretta monetaria piuttosto che una manovra accomodante, i mercati stimano attorno al 40% le probabilità di un rialzo dei tassi entro la fine del 2019. Insomma non c’è molta fiducia che le cose cambieranno di qui a breve.

Sul mercato valutario l’Aussie ha perso terreno toccando i minimi di due settimane a 0.716, continuando lungo un sentiero in discesa imboccato durante la seconda metà di settembre, dopo il rimbalzo contro la media mobile 50 periodi, che continua a fungere da resistenza (fonte grafica broker ).

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C’è molta curiosità di vedere i dati commerciali di giovedì, che potrebbero dare una spinta (in un verso o nell’altro) al dollaro australiano. Infatti questo dato potrebbe indicare se e quanto l’economia australiana sta avvertendo gli effetti di un aumento delle tensioni commerciali tra USA e Cina.

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