Home
dollaro Nuova Zelanda NZD

Neozelanda, il kiwi si è appesantito dopo il meeting della RBNZ. NZD-USD verso 0.66

Scritto da -

La Reserve Bank of New Zealand ha confermato la sua politica monetaria, lasciando i tassi di interesse fermi all'1,75%

I dati macro molto positivi della scorsa settimana (in special modo il PIL), avevano fatto ritenere possibile una retorica molto più aggressiva da parte della banca centrale della Neozelanda.
Niente di tutto questo è successo: la Reserve Bank of New Zealand ha confermato la sua politica monetaria, lasciando i tassi di interesse fermi all’1,75%, livello che si mantiene invariato da circa due anni. E soprattutto il regolatore ha affermato che l’innalzamento del tasso di interesse non verrà preso in considerazione fino al 2020.

Il mercato si aspettava invece un aumento già a metà del 2019, e per questo c’è stata un po’ di delusione tra gli investitori. Come detto i dati macro avevano alimentato queste aspettative. L’economia del paese in termini trimestrali è balzata all’1% (dal precedente 0,5%) e nell’anno al 2,8% (contro il 2,6% nel primo trimestre). Le dinamiche positive sono state registrate in 15 dei 16 settori produttivi, molto meglio delle previsioni.

Dopo questi dati (resi noti il 20 settembre) la coppia NzdUsd aveva superato quasi un centinaio di punti in un giorno, arrivando in prossimità di 0.670. Le comunicazioni di politica monetaria invece hanno spento notevolmente gli entusiasmi rispetto al “kiwi”, innescato una discesa fino a 0.660 (fonte grafica broker ).

img

Ovviamente, la dinamica ribassista del NzdUsd è dovuta non solo alla debolezza del dollaro neozelandese, ma anche al rafforzamento della valuta statunitense dopo che la Fed ha chiarito che è pronto non solo per il quarto round di rialzi dei tassi quest’anno, ma anche per tre aumenti nel prossimo anno.

Non è possibile commentare questo post.

IN EVIDENZA