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Australia, la RBA resta ferma e spinge l’AUD-USD verso il basso

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La Reserve Bank of Australia ha deciso di lasciato i tassi di interesse invariati all'1,50%, minimo storico

Come era nelle previsioni degli analisti, la Reserve Bank of Australia ha deciso di lasciato i tassi di interesse invariati all’1,50%, minimo storico. Altrettanto immutato è il quadro complessivo illustrato dalla banca centrale in accompagnamento alla decisione, cosa che forse ha deluso una fetta dei mercati che si aspettava toni più da falco (visto il calo progressivo dell’Aud).

C’è un sentimento positivo riguardo alla crescita economica (il PIL è visto in crescita oltre il 3% per il 2018 e il 2019). Circa l’inflazione, si prevede che possa stabilizzarsi sull’1,75% quest’anno, ma accelerare i prossimi due fino al 2,25% annuo. Le prospettive per il mercato del lavoro rimangono positive.

Tuttavia, la RBA evidenzia la persistenza di alcuni fattori di preoccupazione come i consumi delle famiglie, i cui redditi crescono lentamente, a fronte di livelli di indebitamento elevati. La crescita dei salari resta contenuta e i mercati immobiliari sono rallentati a Sidney e Melbourne.

Sul fronte valutario, l’aussie ha prima marciato al rialzo dopo la diffusione del comunicato del governatore Philip Lowe, ma poi è caduto in picchiata. La coppia AudUsd è scesa al minimo giornaliero di 0.7157, il più basso da maggio 2016. Possiamo vederlo su questo screenshot della piattaforma .

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Va detto che la recente debolezza del dollaro australiano è dalla RBA attribuito in gran parte alla forza del dollaro, e questo ha fatto passare il messaggio che all’istituto centrale una valuta così indebolita non preoccupa più di tanto.

Andamento ballerino per la coppia EurAud, che marcia in discesa in mattinata per poi rimbalzare dal minimo giornaliero di 1,6039 e chiudere in lieve progresso verso 1.613.

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