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Yen, settimana opaca contro EUR e USD. Inflazione giapponese ancora deludente

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La BoJ dovrà rivedere di nuovo al ribasso le sue previsioni d’inflazione, ciò ritarderà l'uscita della Banca Centrale dalla politica ultra-espansiva

L’inflazione giapponese continua ad essere deludente e ben lontana dal target del 2% fissato come obiettivo dalla BoJ (da raggiungere entro il 2021). Secondo l’Ufficio nazionale di statistica, nel mese di luglio, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) ha registrato una variazione positiva dello 0,3% su base mensile dopo il +0,1 registrato nel mese precedente, mentre su anno ha riportato una crescita dello 0,9% contro lo 0,7% di giugno (sulla scia dell’aumento dei prezzi dei generi alimentari freschi e dei carburanti) ma è un rialzo minore rispetto alle aspettative degli analisti (1%).

La componente “core” (di particolare importanza per la Bank of Japan) che esclude alimentari ed energia sale dello 0,1% a livello congiunturale, mentre è salito dello 0,3% tendenziale (+0,2% nel mese precedente). Il dato che esclude la sola componente alimentare aumenta dello 0,1% su mese mentre cresce dello 0,8% su anno.

Peraltro la decisione di consentire una fluttuazione più ampia del rendimento dei titoli di Stato decennali potrebbe spingere lo yen, ma indebolire ulteriormente l’inflazione. Stesso effetto dovrebbe avere anche la decisione del governo di ridurre del 40% le tariffe di telefonia mobile, un settore che contribuisce per lo 0,90% all’espansione dell’IPC di fondo. Se tale risparmio non dovesse tradursi in un aumento dei consumi in altri settori, la mossa finirà per essere dannosa anziché benefica.

Quasi certamente la BoJ dovrà rivedere di nuovo al ribasso le sue previsioni d’inflazione, e questo ritarderà ancora l’uscita della Banca Centrale dalla politica ultra-espansiva.

Sotto il profilo valutario, il cross (il “Ninja”) viaggia a 111.18 dopo aver sfiorato quota 111.50. Dopo un avvio di settimana promettente, la valuta giapponese ha cominciato a perdere quota contro il biglietto verde, e soltanto venerdì ha allentato le perdite settimanali (fonte grafica broker ).

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La coppia è invece tornata in prossimità di 129.25 yen (+2,28% settimanale) e potrebbe presto dare l’assalto alla quota di grande rilevanza psicologica a 130, che era stata “persa” verso fine luglio.

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