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REAL (Brasile), settimana buona contro EUR e USD. Intanto la BCB non tocca i tassi

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In settimana la Banca centrale (BCB) ha lasciato il tasso di interesse al minimo storico di 6.5% (fissato a marzo scorso)

Si è chiusa una settimana positiva per il Real brasiliano, che ha guadagnato oltre un punto percentuale nei confronti del dollaro americano. Giova però ricordare che i dubbi sul corso politico che verrà (ci saranno a breve le elezioni) e la paralisi di questi mesi hanno già fatto scivolare il Real di oltre l’11% contro l’USD nel corso di quest’anno.

In settimana la Banca centrale (BCB) ha lasciato il tasso di interesse al minimo storico di 6.5% (fissato a marzo scorso). Non è cambiato neppure il tono prudente dell’istituto centrale, che tiene sotto controllo l’inflazione. A giugno l’IPC è schizzato al 4,4% (i massimi da 15 mesi). Nel frattempo la crescita del Pil nel secondo trimestre ha rallentato. E’ il segnale che dopo essere venuto fuori dalla recessione nel biennio 2015-16, il Brasile ricomincia ad avvertire i primi segnali di rallentamento.

Sul quadro complessivo – come detto – incombono poi le elezioni presidenziali di ottobre, le più indecifrabili dal ritorno alla democrazia nel 1985.
Sabato 4 agosto il Partito dei lavoratori brasiliano ha annunciato ufficialmente la candidatura presidenziale di Luiz Inacio Lula da Silva. L’ex presidente si trova dal 7 aprile in un carcere di Curitiba per scontare una condanna a 12 anni per corruzione. Secondo diversi analisti, il Tribunale superiore elettorale potrebbe non accettare la sua candidatura.

Sul mercato valutario, la coppia UsdBrl è scesa a 3.70, ai livelli di fine luglio, come vediamo sulla xStatione del broker .

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A sostenere il Real ci ha pensato la debolezza del biglietto verde (complice la lettura peggiore del previsto dei dati sull’occupazione), e anche un temporaneo ritorno al rischio (che fa sentire un vento benefico sulle valute emergenti).
Si è fatta sentire anche la notizia sulla solidità patrimoniale della Petrobras, che attira gli investitori stranieri al mercato azionario.

La coppia EurBrl nel frattempo è scesa sotto quota 4.30, sfruttando un momento positivo nella prima settimana di agosto. Anche qui il bilancio annuale però è nettamente a favore della valuta unica, che nell’ultimo anno ha guadagnato il 16%.

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