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Rupia indiana INR

L’India alza il costo del denaro. INR in crescita contro EUR e USD

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La coppia UsdInr scambia a 68.300, proseguendo lungo un sentiero in discesa intrapreso dal 19 luglio

Dopo quello operato a sorpresa a giugno, la banca centrale indiana ha alzato ancora una volta il costo del denaro (prima di questo doppio ritocco era dal 2014 che non c’era una mossa simile). La RBI ha infatti portato il tasso di interesse al 6,5%. Diversamente dall’incontro di giugno, la decisione di alzare i tassi stavolta non è stata unanime: 5 contro 1.

A spingere verso questa mossa sono stati i recenti dati sull’inflazione, che hanno evidenziato una accelerazione al 5%, ovvero al massimo da 5 mesi (il target è tra 2-6%). La spinta inflattiva è causata dalla combinazione dei prezzi del petrolio e della svalutazione della Rupia. La valuta indiana si è indebolita di circa il 7% quest’anno contro il dollaro, raggiungendo il minimo storico il mese scorso.

La coppia UsdInr scambia a 68.300, proseguendo lungo un sentiero in discesa intrapreso dal 19 luglio (quando sforò quota 69). Anche la coppia EurInr si sta muovendo verso il basso, e adesso quota a 79.755 (ma nell’ultimo anno ha guadagnato l’8%).

Riguardo al futuro, non tutti sono convinti che la RBI effettuerà un altro ritocco dei tassi nel prossimo futuro. Sarà molto interessante in proposito la lettura dei verbali del meeting odierno di politica monetaria, in programma dopo ferragosto.

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