Nell’ultimo giorno settimanale di mercato l’euro ha messo il turbo contro il dollaro. Nonostante il rilascio di forti dati sull’inflazione USA, la valuta unica è schizzata di quasi un punto percentuale contro il biglietto verde, sulla spinta dell’accordo raggiunto dai leader europei sul tema caldissimo della migrazione.
I leader dell’UE-27 sono venuti fuori da una riunione fiume (durata parecchie ore) con un accordo che agli occhi degli investitori rafforzerà l’unità tra i paesi e consentirà di concentrarsi sulla soluzione dei problemi economici.
I rilasci economici provenienti dall’area dell’euro (i dati sulle vendite al dettaglio in Germania, il rapporto sul cambio occupazionale tedesco e i dati sull’IPC dell’eurozona pubblicati da Eurostat) hanno contribuito a dare slancio alla valuta europea.
In special modo il dato preliminare relativo all’Indice dei prezzi al consumo europeo si è attestato al 2% su base annuale (centrando il target BCE), in linea con le aspettative degli addetti ai lavori e in crescita rispetto al +1,9% rilevato in maggio.
L’inflazione core – che esclude energia, cibo e tabacchi – cala invece all’1% dall’1,1% del mese precedente, in linea con le attese.
La coppia EurUsd è risalita da un minimo di 1.1564 a un massimo di 1.1666, guadagnando oltre 100 punti nella sessione asiatica. Da quel momento ha marciato lateralmente, come possiamo vedere grazie alla piattaforma . La BCE ha comunicato che il cambio di riferimento col dollaro è stato fissato a 1,1658.
Gli altri cambi della Eurotower sono euro/yen (EurJpy) a 129.04, euro/sterlina (EurGbp) a 0.88605 ed euro/franco svizzero (EurChf) a 1.1569.