La Bank of England si avvicina sempre di più al rialzo dei tassi, che potrebbe avvenire già alla prossima riunione di agosto.
Questo è l’elemento nuovo emerso dal board di giovedì, che da deciso di mantenere il costo del denaro invariato allo 0,5%. Nulla che non fosse già atteso dai mercati.
Meno atteso però è il cambio di rotta di un altro elemento del board, che si è schierato a favore del rialzo (il capo economista Andrew Haldane Haldane). Adesso i membri hawkish sono diventati 3 sui 9 complessivi. Proprio questo aspetto ha messo in movimento la sterlina, che è andata apprezzandosi nei confronti dell’euro e del dollaro.
Il cambio è salito sia ieri che oggi, e viaggia attorno a quota 1.33 dollari (La coppia ha guadagnato oltre 200 pips nelle ultime 24 ore). Malgrado le preoccupazioni per la Brexit continuano a persistere, la mossa rialzista sembra decisamente solida.
Per quanto riguarda il cambio , le quotazioni hanno vissuto una settimana più stabile (ma altalenante) e viaggiano verso quota 0.876.
Entrambe le valute sono state deboli in questi giorni, ma dopo le parole accomodanti di Draghi e l’impronta più hawkish della BoE, c’è stata la spinta alla sterlina che ha recuperato i guadagni dell’euro dei giorni immediatamente precedenti, portando il bilancio mensile in parità (L’aumento dei dati PMI nell’Eurozona e il raffreddamento dei nervosismi politici nel blocco hanno reso la moneta comune più allettante sul finire della settimana).