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Criptovalute, il FMI ammette: “Potrebbero essere utili”. Bitcoin torna oltre 8mila

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Apertura importante alle criptovalute da parte di Christine Lagarde, numero uno del Fondo Monetario Internazionale (FMI)

Dopo un lungo periodo complicato per le criptovalute, dove le critiche sono state maggiori e più feroci degli elogi, arriva il “complimento” meno atteso e più importante, addirittura della numero uno del Fondo Monetario Internazionale (FMI), Christine Lagarde.
La Lagarde ha evidenziato in un post sul blog del FMI i possibili benefici derivanti dalle criptovalute, o meglio dall’impianto tecnologico sottostante. Potrebbero consentire transazioni più rapide e meno costose, e il blockchain rendere più sicuri i mercati finanziari. Inoltre ha precisato che “non pongono un rischio immediato” alla stabilità finanziaria.

Certo, la numero uno del FMI non ha evitato di ricordare anche gli aspetti meno felici delle criptovalute, ovvero i rischi legati al potenziale riciclaggio di denaro e il finanziamento al terrorismo, nonché la facilitazione dell’acquisto di droga e armi su Internet.
Però ha precisato che “c’è bisogno di un’agenda imparziale, di un approccio lucido che ci protegga dai rischi senza scoraggiare l’innovazione“. Insomma un’apertura niente male.

Il capo del FMI lancia poi una sorta di sfida: “prima che i cripto-asset riescano a trasformare l’attività finanziaria in modo significativo e duraturo, devono guadagnarsi la fiducia e l’appoggio di consumatori e autorità. Ma proprio come alcune tecnologie emerse nell’era delle dot.com hanno trasformato le nostre vite, le risorse crittografiche potrebbero avere un impatto significativo sul modo in cui risparmiamo, investiamo e paghiamo i nostri conti”.

Subito dopo i commenti di Lagarde le quotazioni del Bitcoin (la criptovaluta più capitalizzata al mondo), sono tornate sopra quota 8.000 dollari, come possiamo vedere grazie al noto broker .

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Va detto che da qualche giorno comunque c’erano già segnali sufficienti a chiedersi se la pesante correzione rilevata nel primo trimestre del 2018 sia davvero finita (vale anche per Ethereum (ETH), Ripple (XRP), Cardano (ADA), Stellar Lumens (XLM) e Bitcoin Cash (BCH). E’ presto però per dire se siamo davvero allo spartiacque tra un mercato orso ed uno toro per le criptovalute.

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