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Brasile, i tassi scendono ancora (6,50%). Usd-Brl in rialzo di quasi 1%

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A sorpresa arriva l'anticipazione di una probabile nuova riduzione nella prossima riunione del Copom

Arriva un altro taglio dei tassi da parte del Banco Central do Brasil. L’istiuto centrale brasiliano infatti ha portato il costo del denaro al 6,50%, con una sforbiciata di 25 punti base. Si tratta della dodicesima riduzione consecutiva (al benchmark più basso dal 1999).

Se la mossa non ha sorpreso affatto gli investitori, lo ha fatto molto di più il commento che ne è seguito. Infatti è arrivata l’anticipazione di una probabile nuova riduzione nella prossima riunione del Copom, la commissione che si occupa di politiche monetarie.
Secondo i membri del board infatti è appropriato un moderato allentamento monetario aggiuntivo per attenuare il rischio di una convergenza ritardata dell’inflazione verso gli obiettivi.

Si tratta di un commento di tenore opposto a quello rilasciato soltanto un mese fa. Peraltro va notato che la recente revisione delle prospettive di inflazione comunque non vanno a intaccare il raggiungimento del target (che va dal 2,5% al ​​6,5%).
E’ possibile quindi che i responsabili della politica monetaria temano una svolta negativa nel contesto macro-finanziario esterno (la guerra dei dazi) nonché le vicissitudini giudiziarie dell’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva, che potrebbero compromettere il suo impegno nella campagna elettorale.

Sul fronte valutario, il real è andato in caduta contro il dollaro. La coppia UsdBrl sale fino a 3,300 guadagnando circa un punto percentuale e tornando sui massimi del 2018.

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