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Brasile, altro taglio al Selic (6,75%). Ecco gli effetti sulla coppia Usd-Brl

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La decisione di tagliare ancora i tassi non ha colto di sorpresa i mercati, che hanno avuto un solo un sussulto iniziale

Ancora una volta la banca centrale del Brasile ha proceduto all’abbassamento del costo del denaro. Il comitato di politica monetaria (Copom) ha deciso all’unanimità di tagliare il tasso Selic di 25 punti base al 6,75%, ovvero al benchmark più basso dal 1999.
Si tratta dell’undicesimo taglio, ma probabilmente anche l’ultimo. La stessa Copom ha infatti chiarito che – a condizione che lo scenario evolva ancora come previsto – considera l’interruzione del processo di allentamento monetario come più appropriato.


A spingere verso questo taglio ulteriore è la convergenza dell’inflazione verso il basso. Se fino al 2016 era in doppi cifra, a gennaio 2018 è scivolata al 2,95% (il target della BCB va dal 2,5% al ​​6,5%).
La Copom ha sottolineato che l’evoluzione delle riforme e i necessari aggiustamenti nell’economia brasiliana contribuiscono alla riduzione del suo tasso di interesse strutturale.
Va però sottolineato un aspetto: a fine anno ci saranno le elezioni, il cui risultato potrebbe premiare i populisti e innescare un cambio di rotta da parte della BCB.

Sotto il profilo valutario, la decisione di tagliare ancora i tassi non ha colto di sorpresa i mercati, che hanno avuto un solo un sussulto iniziale. La coppia UsdBrl continua a muoversi nel canale compreso tra 3,10-3,30.

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