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Accordo Londra-UE su Brexit: la sterlina ai massimi di 6 mesi ma poi scivola

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Dalla Unione Europea è filtrato scetticismo sulla possibilità di avviare nuovi negoziazioni con Londra a breve termine

Londra e Bruxelles raggiungono una prima intesa sulla Brexit, ma non basta a tenere su la sterlina. E’ giunto questa mattina il via libera della Commissione europea, per procedere alla seconda fase dei negoziati con il Regno Unito. Secondo la UE sono stati compiuti dei progressi sufficienti sul capitolo che riguarda il divorzio (temi principali: diritti dei cittadini Ue, dialogo Irlanda/Irlanda del Nord per la gestione della frontiera, regolazione dei conti finanziari), per cui adesso si parlerà di altri aspetti.

Sterlina in volo

La reazione sui mercati finanziari non si è fatta attendere, visto che la sterlina inizialmente si è rafforzata giungendo ai massimi da 6 mesi contro l’euro (EurGbp a 0,868). Poi però lo scenario è cambiato, perché dalla Unione Europea è filtrato scetticismo sulla possibilità di avviare nuovi negoziazioni con Londra a breve termine, nonché sulla possibilità di raggiungere un accordo complessivo prima del 2019.

La reazione è che il cross EurGbp si è riportato sui valori della vigilia per finire addirittura col guadagnare terreno. La coppia rimane così ancora nel range 0,875-0,897 in cui si trova da settembre (fonte grafica broker ).

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Il cross GbpUsd ha vissuto una giornata analoga.
Dapprima c’è stato un recupero del pound, ma soprattutto dopo i dati sui NFP americani lo scenario si è capovolto. Al momento la coppia GbpUsd quota 1,3413 (-0,45%).
La prima reazione (l’impennata del pound) testimonia però quanto i mercati facciano il tifo affinché si raggiunga un accordo completo su Brexit. Meglio un accordo, seppur oneroso, per il Regno Unito che un non-accordo.

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