Continua la marcia al rialzo dell’inflazione in Turchia. Appena pochi giorni fa la CBRT aveva deciso di lasciare il tasso di interesse invariato all’8%, proprio per via del riacutizzarsi delle pressioni inflazionistiche. E i dati divulgati oggi dal Turkish Statistical Institute confermano questo timore.
L’inflazione ha raggiunto l’11,90%, un livello record per gli ultimi 9 anni. L’ultimo valore più alto è stato registrato infatti nel 2008, quando i prezzi crebbero fino all’11,99%. il dato atteso dagli analisti era 11,50%. Su base mensile, i prezzi al consumo sono saliti di 2,08% da settembre.
Pochi giorni fa, come detto, la Banca Centrale – per bocca di Murat Cetinkaya – aveva dichiarato che la posizione restrittiva sarà mantenuta finché tali prospettive inflazionistiche non mostreranno un miglioramento significativo diventando coerenti con gli obiettivi (il target fissato dalla CBRT è del 5%).
La banca centrale ha aumentato la sua previsione circa il CPI di fine anno al 9,8% e ha avvertito che la volatilità della lira e un aumento del prezzo del petrolio possono spingere l’inflazione più in alto nel breve termine.
Per completezza diciamo l’ufficio statistico ha mostrato anche che l’inflazione dei prezzi alla produzione è salita a 17,28% in ottobre dal 16,28% precedente.
Sul mercato valutario per la Lira turca questo inizio di novembre prosegue lungo la scia negativa del mese precedente.
Il TRY continua a perdere contro l’euro: questa mattina la coppia (+6,25% a ottobre) sale a 4,45, mentre la coppia (+7,2% a ottobre) sale a 3,8255 e si avvicina ai massimi del 2017 (fonte grafica broker ).