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Brasile, altro taglio al Selic (7,5%). BRL stabile contro il dollaro

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Previsto un altro ritocco tra dicembre e gennaio. Nell'ultimo mese il Reais brasiliano ha perso terreno contro il dollaro americano

Arriva un altro ritocco al tasso di interesse in Brasile. Il Comitato di politica monetaria (Copom) ha sforbiciato il tasso Selic, portandolo al 7,50% con una decisione unanime (dopo che a settembre l’aveva già ridotto di 100 punti base). Attualmente siamo ai livelli più bassi visti dall’aprile 2013 (il tasso aveva toccato un picco del 14,25% durante il 2016).

Il Banco Central do Brasil continua quindi il percorso di normalizzazione della politica monetaria brasiliana, dopo aver effettuato altri ritocchi a febbraio, aprile, maggio, luglio e settembre. L’istituto inoltre ha fatto sapere che la riduzione degli stimoli all’economia proseguirà in base all’andamento dei dati macro, dell’equilibrio dei rischi e delle prospettive di inflazione. Ci si aspetta un ulteriore taglio (più moderato) a inizio 2018 (o magari anche a dicembre).

A spingere in questa direzione sono diversi fattori. La BCE ha infatti evidenziato delle previsioni sull’inflazione del 2017 a circa 3,3%, mentre nel 2018 dovrebbe salire a 4,3% e nel 2019 stabilizzarsi verso il 4,2%. Nell’ultima rilevazione l’inflazione è stata segnata al 2,46% (in netto calo), valore che non si vedeva dal 1999. Il target della BCB va dal 2,5% al ​​6,5%.

Occhio però agli echi delle vicende politiche del presidente Temer (peraltro ricoverato ieri per un problema urologico), visto che la Camera ha bloccato l’impeachment contro il presidente riguardo una seconda denuncia penale avanzata dalla procura generale. Questo pericolo schivato potrebbe avere effetti benefici sulla stabilità.

Sul mercato valutario intanto la coppia UsdBrl ha avuto un lieve sussulto al ribasso verso 3,20, ma ricordiamo che da inizio ottobre marcia al rialzo. Da gennaio 2017 il Reais ha perso circa il 3,5% sul dollaro (anche se estendendo il raggio temporale a inizio 2016 c’è stato un guadagno di oltre il 20%, visto che il cross quotava 4,1).

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