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FED divisa sul rialzo dei tassi a dicembre. Il cross Eur-Usd a 1,186

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Subito dopo la lettura delle minute, i mercati hanno penalizzato il dollaro che ha avuto un lieve calo

E’ una Fed divisa riguardo alle prossime mosse di politica monetaria. Da quanto emerge dalle minute di settembre (quando decise di mantenere invariati i tassi per la seconda riunione consecutiva) un numero crescente di funzionari del board americano vorrebbe avere ulteriori conferme sulla crescita economica (a ottobre e novembre) prima di decidere di alzare il costo del denaro.
Cosa farà quindi la FED? Slegherà o meno i ritocchi del tasso di interesse dall’andamento dell’inflazione? Questa è la domanda chiave alla quale si vuole dar risposta leggendo le minute relative all’incontro del Fomc tenutosi a settembre.

Al momento la probabilità maggiore è che a dicembre il terzo rialzo dei tassi nel 2017 di interesse probabilmente si farà, malgrado l’inflazione non sia ancora prossima al target del 2%. La maggioranza del board infatti è convinta che le condizioni economiche siano in miglioramento costante, e questo basta per ritenere che potenzialmente l’inflazione tornerà presto al 2%.
Va detto che il presidente della Fed di San Francisco – John Williams – ha commentato dicendo che “vede un ritmo graduale di aumenti dei tassi nei prossimi due anni, fino a raggiungere il 2,5%”.

Subito dopo la lettura delle minute, i mercati hanno penalizzato il dollaro che ha avuto un lieve calo nel valutario.
Il cambio EurUsd è salito verso 1,186. Il test della media mobile 50 periodi, che poteva segnalare la crisi del trend rialzista in atto da aprile, per il momento è stato superato (fonte grafica broker ).

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