Continua il deciso percorso al ribasso dell’inflazione in Russia. Dopo aver raggiunto il valore record di 3,3% a settembre, la dinamica dei prezzi al consumo ha ulteriormente rallentato. Secondo il Federal Statistic Service infatti l’inflazione è scesa al 3% annuo, ben al di sotto del target del 4% fissato dall’istituto centrale.
Questo anomalo andamento dei prezzi desta qualche preoccupazione all’interno del board dell’istituto centrale, al punto che – come riferito dalla TASS – “la Banca di Russia monitora costantemente l’attuale situazione economica e l’impatto dei fattori unici e di lungo termine sulla previsione dell’inflazione, la dinamica delle aspettative di inflazione. Un report aggiornato sarà pubblicato nella relazione di dicembre sulla politica monetaria”.
Ricordiamo che la Banca di Russia proprio per questo andamento dei prezzi aveva abbassato ulteriormente il costo del denaro a settembre, portandolo all’8,5% (altri tagli erano stati fatti a marzo e giugno).
Sul mercato valutario, il Rublo ha reagito con un deciso calo a questo nuovo dato macro. Il cross è arrivato oltre quota 58, come possiamo vedere sulla piattaforma di trading .
Il cambio invece ha superato quota 68, guadagnando oltre un punto percentuale nella sola giornata di venerdì.
