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Australia, la RBA non tocca i tassi. Aud-Usd in netto calo nel Forex

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L'ultimo ritocco del costo del denaro è stato deciso ad agosto 2016, quando la banca centrale tagliò i tassi dello 0,25%

La Royal Bank of Australia ha confermato ancora una volta il costo del denaro (l’ultimo ritocco risale ormai all’agosto 2016). Nel corso della scorsa notte l’istituto centrale australiano ha deciso infatti di confermare i tassi di interesse all’1,5%, minimo storico.
Non solo, ha ancora una volta ribadito che questa situazione rimarrà tale per un prolungato periodo di tempo, malgrado si riconosca che lo stato dell’economia australiana sta migliorando (le previsioni di crescita sono circa al 3% per i prossimi anni).

I pericoli dai quale la RBA vuol tenersi alla larga – se facesse manovre affettate – sono legati all’indebitamento delle famiglie, al rallentamento del commercio e alla bassa crescita dei salari, ma soprattutto alla dinamica dell’inflazione, che resta sotto l’obiettivo 2-3% (nel secondo trimestre era andata in calo all’1,9%).

Sul fronte valutario, l’Aussie continua a vivere una fase di debolezza contro il dollaro.
Il cross AudUsd infatti viaggia ancora attorno quota 0,78, al di sotto della media mobile 50 (fonte grafica broker ).

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Bisognerà vedere se questa fase ribassista proseguirà ancora, in tal caso il prossimo supporto è rappresentato dalla media mobile a 200 periodi, verso quota 0,77.
La valuta australiana perde quota anche nei confronti dell’euro, con la coppia EurAud che ha scavallato la soglia psicologica di 1,50 dopo la decisione della RBA nella notte scorsa.

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