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La Fed frena sul rialzo dei tassi e ammette: “Abbiamo sbagliato sull’inflazione”

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Yellen: "Aumentare in modo graduale i tassi di interesse è l'atteggiamento di politica monetaria più corretto"

E’ una clamorosa ammissione quella che fa Janet Yellen, numero uno della FED, nell’intervento all’associazione degli economisti di business Nabe. La chairwoman ammette che la dinamica dell’inflazione è stata male interpretata e non ancora del tutto compresa, perché la debole crescita dei prezzi continua ad essere più problematica di quanto non avesse immaginato.
Quindi scatta anche la conseguenza: il percorso di rialzo dei tassi dovrà essere molto prudente.

La Yellen ha ammesso esplicitamente che la Banca centrale non riesce a trovare delle spiegazioni convincenti per il problema dell’inflazione troppo debole, e che forse il target del 2% al momento sia troppo ottimistico. “Le pressioni al ribasso sull’inflazione potrebbero rivelarsi persistenti al di là di ogni previsione”.

Quindi nessun piede sull’acceleratore per quanto riguarda la normalizzazione. Le ragioni che spingono verso un processo graduale escono anzi molto rafforzate. “Aumentare in modo graduale i tassi di interesse è l’atteggiamento di politica monetaria più corretto”, ha detto la numero uno della FED.

Non stupisce l’approccio della Yellen, che del resto già una settimana fa era parsa molto più dovish che in precedenza. Restano ferme al momento le previsioni circa altri tre rialzi dei tassi, che si ridurranno poi a due dal 2019, finchè non verrà raggiunto il limite massimo di un costo del denaro al 2,9%.

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