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Svizzera: tassi invariati ma la stima del PIL scende. Eur-Chf e Usd-Chf in salita

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La BNS precisa che c'è disponibilità a intervenire sul mercato dei cambi, qualora si rendesse necessario

Non cambia la politica monetaria della Banca nazionale svizzera (BNS), che continuerà ad assumere un atteggiamento espansivo. Il tasso di interesse resta a -0,75%, mentre la fascia obiettivo per il Libor a tre mesi resta invariata in un intervallo compreso fra -1,25% e -0,25%.

Secondo la Schweizerische National-Bank invece occorre rivedere al ribasso le stime di crescita dell’economia. Il PIL crescerà di appena l’1% rispetto aell’1,5% circa pronosticato in giugno. Il dato è stato rivisto dopo i report negli scorsi trimestri.

Nel comunicato diramato dall’istituto nazionale svizzero viene precisato che c’è disponibilità a intervenire sul mercato dei cambi, qualora si rendesse necessario. Proprio l’evoluzione del franco svizzero ha infatti condizionato la previsione d’inflazione, che è stata rivista al rialzo per l’anno in corso e i due seguenti (nel 2017 e 2018 è attesa allo 0,4%). L’ultimo report sui prezzi al consumo segnava una inflazione in salita solo allo 0,5%, ben lontani quindi dal target BNS.

Sotto il profilo valutario la BNS evidenzia come il franco svizzero si sia indebolito nei confronti dell’euro (il cross EurChf scambia a quasi 1,15 perdendo quest’anno il 6,6%), mentre si è apprezzato rispetto al dollaro USA (anche se oggi il cross UsdChf è leggermente in rialzo).
Secondo l’istituto centrale il CHF continua ad avere «una valutazione elevata». A tal proposito, si sottolinea il cambio di tono rispetto alla precedente espressione fin qui usata per definire la situazione del franco svizzero: “significativamente sopravvalutato”.

Per i prossimi trimestri, la BNS prevede che la congiuntura internazionale – già vista in miglioramento – potrebbe ulteriormente progredire. Tuttavia avverte sulla possibile pericolosità di alcuni “fattori geopolitici”. Riguardo specificamente alla Svizzera, viene evidenziato come l’analisi degli indicatori mostra una moderata ripresa, anche sul mercato del lavoro.

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