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Bitcoin (BTC), crollo dopo la messa al bando delle ICO in Cina

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Secondo le autorità monetarie cinese più del 90% dei progetti ICO potrebbero aver violato le leggi di raccolta di fondi o essere casi di frode

Una bufera improvvisa si abbatte sul Bitcoin. Secondo autorevoli fonti di stampa cinesi, la People’s Bank of China starebbe per mettere al bando le ICO (raccolte fondi) sulle . Il motivo è da ricercare nel fatto che secondo le autorità monetarie cinese più del 90% dei progetti ICO potrebbero aver violato le leggi di raccolta di fondi o essere casi di frode.

Secondo fonti stampa, le ICO (Initial coin offering) già effettuate e dalle quali risultano violazioni verranno punite rigorosamente. Inoltre coloro che hanno già ricevuto i soldi devono rimborsare gli investitori.
Sulla base della relazione del Comitato Tecnico Nazionale per la Sicurezza Finanziaria Nazionale della Cina, finora le ICO svolte in territorio cinese avrebbero raccolto circa 2,6 miliardi di yuan (l’equivalente di 334 milioni di euro).

L’imminente provvedimento ha immediatamente avuto delle ripercussioni sul mercato delle criptovalute, del resto la Cina è il paese che ha permesso a molti cripto valute di prosperare. Il infatti è ridisceso a 4.316 dollari come vediamo sulla piattaforma di trading .

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Anche se la discesa di è quella che fa più notizia, in realtà l’intero settore ha sofferto in modo notevole. Quasi tutte le sono infatti andate in discesa, e in alcuni casi i ribassi sono stati molto sostanziosi.

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