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Draghi mette le ali all’euro: il cross Eur-Usd va oltre quota 1,16

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L'euro per la prima volta da 2 anni a questa parte è schizzato oltre il livello 1,16 nei confronti del biglietto verde

C’era grande attesa per la conclusione del meeting della BCE ma soprattutto per il commento conclusivo di Draghi. Se non c’erano dubbi sul fatto che la EuroTower avrebbe confermato il tasso di interesse, molte più incertezze riguardavano il possibile contenuto del discorso del presidente dell’istituto centrale europeo.

Alla fine le parole di Draghi hanno messo le ali alla moneta unica, che per la prima volta da 2 anni a questa parte è schizzata oltre quota 1,16 nei confronti del biglietto verde.
Nella conferenza stampa al termine del meeting di politica monetaria, Draghi ha detto che l’Eurotower comincerà ad affrontare in autunno la discussione sul tapering e la rimodulazione degli stimoli monetari. Draghi ha così rimescolato le carte rispetto ai sui annunci più recenti, fissando un periodo in cui si inizierà a pensare alla fine della politica monetaria accomodante.

Insomma, per adesso si va avanti così, ma il fatto stesso che la BCE abbia cominciato a fissare un orizzonte temporale relativamente breve per il tapering, è stato interpretato dai mercati come un preludio a un dietrofront di una politica monetaria ultra-accomodante. Tanto più che gli ultimi dati macro confermano un’economia europea in piena ripresa, anche se c’è sempre il problema inflazione (sotto target).

L’ è così volato sopra la soglia degli 1,16 dollari, toccando il massimo intraday a 1,1658 e poi assestarsi a 1,1632 dollari (come vediamo sulla piattaforma ).

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Peraltro l’euro ha fatto il suo show pomeridiano contro tutte le altre major. Ha guadagnato oltre un punto percentuale nei confronti della sterlina (a quota 0,8960) e quasi un punto percentuale contro lo Yen (129,94).

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