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Giappone, tasso confermato: salgono i cross Usd-Jpy e Eur-Jpy

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Confermato anche il piano di acquisti asset per complessivi 80 mila miliardi di yen (620 miliardi di euro al cambio attuale)

Non cambia nulla nella politica monetaria del Giappone. La Bank of Japan (BOJ) ha infatti deciso di mantenere i tassi sui depositi al -0,1%, valore storico fissato nel meeting del gennaio 2016.
Inoltre è stato ancora una volta confermato il piano di acquisti asset per complessivi 80 mila miliardi di yen (620 miliardi di euro al cambio attuale). La decisione assunta dal board della BoJ ha avuto il sostegno di 7 voti a favore contro 2 contrari.

La mossa non sorprende visto che il Giappone continua a fare i conti con una inflazione debolissima e prolungata. La stessa BoJ ha tagliato le previsioni sulla crescita dei prezzi per gli esercizi 2017/2018 e 2018/2019, aspettandosi un incremento all’1,1% per l’anno fiscale corrente e dell’1,8% per il prossimo. Quindi ben lontani dal target del 2%. L’istituto guidato da Haruhiko Kuroda, che sperava di farcela per la fine del suo mandato, getta invece la spugna.

Nel report che ha accompagnato la decisione si legge che “l’economia del Giappone proseguirà probabilmente la sua moderata espansione”. Le stime sul Pil del Giappone vengono riviste al rialzo; per l’anno fiscale 2017 si prevede una crescita economica dell’1,8%, per il 2018 dell’1,4%, mentre per il 2019 dello 0,7%.

Lo yen accusa la notizia nel forex, tant’è che il cross subito dopo la decisione è salito a quota 112,20, anche se in seguito ha ripercorso le perdite come vediamo grazie alla piattaforma di trading .

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Ben più pesante il calo contro l’euro: il cross (prima dell’intervento di Draghi) raggiunge quota 129,79 (+0,7%).
Il Giappone rimane ufficialmente l’unico paese avanzato che dovrebbe ancora lasciare i tassi di interesse invariati per un periodo che si presume molto lungo.

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