Il venerdì per il dollaro è nero. Dagli USA l’effetto combinato delle dichiarazioni dei giorni scorsi di Janet Yellen sommate ai dati sull’inflazione appesantiscono il biglietto verde, che accusa forti perdite sul mercato valutario.
La numero uno della FED nei suoi discorsi a Camera e Senato è stata molto più prudente che in passato. Un approccio meno “hawkish” del previsto che ha stemperato le aspettative di un percorso più aggressivo di aumento del costo del denaro statunitense. Dal Beige Book della Fed è poi emerso che anche se l’economia continua a espandersi, le pressioni sui prezzi restano modeste (cosa confermata dai dati di oggi).
La Yellen ha annunciato ulteriori graduali correzioni della politica monetaria, confermando inoltre l’intenzione di procedere alla “normalizzazione” del bilancio da 4.500 miliardi di dollari già a partire da quest’anno. La Fed ridurrà l’entità del proprio bilancio diminuendo i re-investimenti dei principali pagamenti che riceve dai titoli detenuti nel System Open Market Account.
Dal fronte macro però oggi sono arrivate indicazioni molto deludenti. Se le vendite al dettaglio a giugno hanno evidenziato una variazione negativa dello 0,2%, nel primo pomeriggio è toccato al dato sull’inflazione, anch’esso negativo.
Il Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti ha infatti comunicato che nel mese di giugno l’indice grezzo dei prezzi al consumo è rimasto invariato rispetto a maggio, ma su base annuale l’inflazione ha registrato un incremento dell’1,6%, in calo dall’1,9% precedente (consensus +1,7%).
L’indice Core (esclusi energetici ed alimentari) è cresciuto dello 0,1% rispetto al mese precedente (in linea alla rilevazione precedente). Su base annuale l’indice e’ salito dell’1,7% in linea alle attese e al dato di maggio.
Dal punto di vista valutario, dopo la grossa volatilità viste ieri (con il cambio che ha fatto su e giù sbattendo sulla resistenza a quota 1,145) oggi la marcia della coppia euro-dollaro riprende al rialzo, come vediamo sulla piattaforma .
Al momento in cui scriviamo siamo a quota 1,146 e la marcia procede spedita verso la resistenza di grande valore psicologico posta a 1,15.
Il dollaro perde quota nei confronti dello Yen ( -0,74%) ma anche sterlina e franco svizzero. La coppia ha invece toccato il minimo di un anno a 1.27197.
Il ha accumulato rapidamente uno svantaggio di 0,49 punti percentuali sul riferimento e si riporta a quota 95,25.
