Home
Yen giapponese JPY

Giappone, l’inflazione resta troppo debole. Lo Yen scende (Usd-Jpy verso i 113)

Scritto da -

La dinamica dei prezzi al consumo rimane il problema più grave da affrontare per la Bank of Japan

Sono ancora una volta deludenti i dati macro che arrivano dal Giappone. Secondo il ministero di Affari Interni e Comunicazione l’inflazione è cresciuta in maggio allo 0,4% annuo, come in aprile (0,2% in marzo) ma sotto allo 0,5% stimato dagli economisti. Siamo quindi ancora ben lontani dal target fissato dalla Bank of Japan (2%) che ormai non si vede dal lontano 2015.
Il dato core ha invece registrato un progresso dello 0,4% annuo, in lieve miglioramento rispetto allo 0,3% di aprile (0,2% in febbraio e marzo) e in linea con il consensus.

Gli altri dati macro resi noti dal ministero riguardano la produzione industriale, che a maggio è cresciuta del 6,8% annuo, in ulteriore accelerazione rispetto al 5,7% di aprile ma sotto al 6,9% atteso dagli economisti.
Delude anche il dato sulla disoccupazione, anche se sotto il profilo del mercato del lavoro il Giappone comunque dà segni di vitalità (persistente crescita degli occupati in confronto al 2016). Il tasso di disoccupazione comunque è salito al 3,1% (dal 2,8% precedente). Le attese erano per un dato invariato rispetto ad aprile.

Sul mercato valutario, la divisa giapponese anche oggi è andata giù contro le principali major.
Il cross UsdJpy dal 14 giugno – quanto era scambiato a 108,9 – è in costante crescita e oggi tocca 112,5. Potrebbe esserci a breve un nuovo assalto a quota 113, come accaduto giovedì scorso.
Possiamo vederlo grazie al broker .

img
.

Ricordiamo che pochi giorni fa dalle minute della Bank of Japan era emerso uno spiraglio verso una correzione di rotta riguardo alla politica monetaria. Non tanto circa il tasso, che Kuroda ha detto più volte che non si toccherà, quanto riguardo al piano di acquisto titoli. Secondo la BoJ il quantitative easing potrebbe essere corretto volta per volta a seconda delle condizioni economiche (il piano di acquisto è stato di recente confermato per complessivi 80 mila miliardi di yen, ovvero 727 milioni di dollari).

Il problema più scottante del l’istituto centrale giapponese continua però ad essere l’andamento dell’inflazione (lontanissima dal target del 2%), che come si è visto continua a non decollare.

Non è possibile commentare questo post.

IN EVIDENZA