Home
Bank of Japan BoJ JPY

Giappone, cresce la fiducia delle imprese ma non basta: Yen stabile, BoJ irremovibile

Scritto da -

Le aspettative che uno Yen più debole amplificherà le esportazioni nel prossimo trimestre alimenta il clima di fiducia

Meno del previsto, ma comunque migliora l’indice Tankan giapponese. Nel quarto trimestre infatti sale a un tasso destagionalizzato di 12, rispetto ai 10 registrati nel precedente quarto e contro una previsione degli analisti a quota 14.

L’indice Tankan è un indicatore calcolato dalla Banca del Giappone sull’attività manifatturiera del Paese, attraverso alcuni aspetti tra cui le condizioni delle aziende, la domanda estera, la capacità produttiva.
Il campione è formato da circa 4500 imprese manifatturiere. Va ricordato che un valore superiore allo zero segnala che le imprese ottimiste sono più numerose di quelle pessimiste.

L’indagine ha sottolineato l’ottimismo nel settore manifatturiero, sulla scia delle aspettative che uno Yen più debole amplificherà le esportazioni del Giappone nel prossimo trimestre.
Per quanto riguarda il settore non manifatturiero, l’indice nel primo trimestre è salito a 20 rispetto al 18 (valore in linea con le aspettative).

Va detto che malgrado il dato “di fiducia” espresso dalle grandi imprese, c’è stato solo un blando effetto nel Forex. Questo perché tali indici si ritiene possano avere solo un limitato impatto sulla politica monetaria della BOJ (Bank of Japan), alle prese con il grosso problema della deflazione (l’inflazione è allo 0,3%, molto lontano dal target del 2% perseguito dalla banca centrale del Giappone).

Ricordiamo che il governatore Kuroda di recente ha sottolineato come non ci sia fretta di alterare lo status quo della politica della Bank of Japan. Attualmente il costo del denaro è -0,10%, e la prossima riunione della BoJ è in programma a fine aprile.

Non è possibile commentare questo post.

IN EVIDENZA