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L’inflazione in rialzo mette le ali alla sterlina. Cross Gbp-Usd +0,97%

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Gli investitori sono entrati nell'ordine di idee che la Bank of England adesso possa adottare misure restrittive

L’inflazione nel Regno Unito dà un colpo di acceleratore e con essa schizza anche la sterlina nel Forex. Secondo il report reso noto questa mattina, a febbraio l’inflazione primaria è salita del 2,3%, più del 2,1% che era stato previsto. Il dato core, che esclude le componenti più volatili, è salito al 2%, contro una previsione del 1,7%. Siamo ai massimi dal 2013.

La sterlina prende slancio

Questo report oltre le previsioni ha dato la scossa ai mercati, mettendo le ali alla valuta britannica. Gli investitori infatti sono entrati nell’ordine di idee che la Bank of England adesso possa adottare misure restrittive e quindi alzare il tasso di interesse.

Stamane la coppia GBPUSD è salita dello 0,75% e nel pomeriggio ha ampliato ulteriormente i propri guadagni arrivando a quota 1,2478 (+0,97%).
Anche contro l’euro il bilancio è analogo. Il cross EURGBP quota 0,8659, con un calo dello 0,35%.

Qui sotto vediamo lo screenshot dell’andamento GbpUsd tratto dal broker , che evidenzia il grande recupero del pound avvenuto nell’ultima settimana.
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Va detto che malgrado gli entusiasmi, dubitiamo che basti solo questo dato a scuotere la BoE spingendola a restringere la sua politica monetaria. A maggior ragione visto il momento politicamente molto delicato in cui ci troviamo. Il governo infatti sta per invocare l’Articolo 50, e quindi dare il via alla Brexit vera e propria.

Le conseguenza sull’economia britannica sono incerte, per cui è difficile che proprio adesso la BoE si metta a ridurre il sostegno all’economia. Anche perché secondo le previsioni del comitato di politica monetaria, la crescita dovrebbe subire un rallentamento nel 2017.

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