Anche la Bank of England decide di rimanere sulla posizione di attesa, e conferma il tasso di interesse al minimo storico di 0,25% (hanno votato così 8 membri su 9). L’ultimo taglio dei tassi risale ad agosto 2016, quando la banca centrale ha ridotto il costo del denaro sul nuovo minimo storico dello 0,25%, in seguito alla Brexit.
Quella presa oggi è una decisione largamente attesa, così come attesa era la conferma del piano di acquisto di asset (Quantitative Easing) a 435 miliardi di sterline.
Un cambiamento di politica da parte della BoE era e resta molto problematico, viste le enormi incertezze politiche che riguardano l’Europa e di riflesso la questione Brexit. La vittoria del fronte “europeista” in Olanda e Francia dovrebbe rendere molto più fragile la posizione della GB nei negoziati per l’uscita dalla UE.
Ricordiamo che lunedì il Parlamento ha autorizzato il Primo Ministro Theresa May all’applicazione dell’articolo 50 del Trattato di Lisbona, che darà il via al processo di uscita della Gran Bretagna dall’UE.
Dal punto di vista valutario, oggi il cross guadagna decisamente terreno, grazie alla revisione al rialzo della previsione di crescita economica del Regno Unito. Il cross vale 1,2352 dollari.
Guadagni forti della sterlina anche nei confronti dell’euro (cross a 0,8673, -0,60% circa), ed ha toccato il massimo mensile contro l’NZD.
