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Australia, dati sul lavoro positivi… ma non troppo. L’Aud-Usd resta freddo attorno a quota 0,770

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Settimana scorsa l'istituto centrale non ha toccato i tassi, lasciandoli all'1,50%. Nello scorso mese di agosto c'è stato l'ultimo taglio

L’Aussie (il dollaro australiano) ha reagito in modo tiepido agli ultimi dati macro resi noti dall’Australian Bureau of Statistics. Eppure a prima vista si tratta di dati positivi, visto che il mercato del lavoro si conferma solido.

Il livello di disoccupazione si attesta al 5,7% a gennaio, in leggero calo rispetto al 5,8% del mese precedente, che è anche il valore che si aspettavano gli analisti. Anche se siamo lontani da quel 5% visto l’ultima volta nel 2012, è comunque da oltre un annetto che si vedono dati in calo.
Va precisato però che questa misura risente del fatto che è calato il tasso di partecipazione al mondo del lavoro (dal 64,7% al 64,6%). Ci sono quindi meno persone che cercano lavoro, e quindi anche meno concorrenza nel trovarlo.

Come numero di occupati in senso assoluto, per la terza volta di fila si registrano dati in aumento, e anche meglio delle attese: 13.500 posti in più contro i 10mila attesi. Tuttavia anche qui va fatta una precisazione. Se si analizzano le cifre, si deve sottolineare che il paese ha perso 44mila posizioni a tempo pieno, guadagnandone 58mila part-time. Da qui il saldo positivo.

Dal punto di vista del Forex, questi dati hanno lasciato indifferenti gli investitori. Si tratta come abbiamo detto di valori che non sono in grado di influenzare in modo sensibile le politica della RBA.

Settimana scorsa l’istituto centrale non ha toccato i tassi, lasciandoli all’1,50%. Nello scorso mese di agosto c’è stato l’ultimo taglio, finalizzato a raggiungere il target di inflazione al 2-3% (il valore invece è sotto l’obiettivo dal 2014). Il prossimo meeting è previsto a inizio marzo.

Il problema che si trova ad affrontare la RBA è che l’Aussie sta guadagnando terreno sul dollaro da più di un anno, e per questo i mercati stimano al 40% appena la probabilità di un rialzo dei tassi RBA nel corso dei prossimi 12 mesi.
Va anche detto però che agire al contrario, deprezzando il proprio cambio, darebbe un contraccolpo troppo forte ai consumi interni (anche se ci si avvicinerebbe più facilmente al target di inflazione).

Intanto il valore della coppia AudUsd sta spingendo al rialzo e gravita attorno a quota 0.7700. Dal punto di vista tecnico resistono le resistenze posizionate a 0.7696 (02/02/2017 max) e poi 0.7835 (21/04/2016 max). Supporto a 0.6009 (31/10/2008 min).

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