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Giappone, lo yen va in retromarcia dopo i dati sul PIL. Cross USD-JPY a +0,50%

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Il PIL è cresciuto dell'1% contro un tasso atteso che invece era dell'1,1%. Segnali distensivi dall'incontro Trump-Abe

I dati macro negativi segnano l’avvio di settimana per lo Yen, che perde terreno nei confronti delle altre major. A pesare è stato il report relativo alla crescita del PIL, che è stato deludente.
L’economia giapponese infatti cresce meno delle attese nel 4° trimestre dell’anno, a conferma di alcuni segnali che già erano giunti di recente, che testimoniavano un andamento più lento rispetto ai trimestri precedenti.


Secondo i dati diffusi dall’Istituto di ricerca economica e sociale del Cabinet Office giapponese, il PIL è cresciuto dell’1% contro un tasso atteso che invece era dell’1,1%. Il valore è anche peggiore rispetto a quello registrato nel trimestre precedente: 1,4%.

A pesare è soprattutto la battuta d’arresto dei consumi delle famiglie, ma anche una riduzione della domanda estera. Le spese private influenza negativamente anche i prezzi, che confermano una tendenza alla deflazione (il price index ha segnato un -0,1%). Rallenta anche la domanda all’export allo 0,2% dallo 0,4% precedente e contro lo 0,3% del consensus.

Sul mercato valutario lo yen paga questi dati poco confortanti, arretrando nei confronti sia del dollaro () che della sterlina () e dell’euro ().
Rispetto alla valuta unica il cambio è 121,00 (+0,51%), mentre riguardo al biglietto verde il cross UsdJpy segna a metà mattinata 113,74 (+0,50%).
Possiamo vedere l’andamento del cambio dollaro-yen su questo screenshot della piattaforma .

usdjpy-plus500-13-2-2017.jpg

Va anche detto che il biglietto verde ha ricevuto una bella spinta dopo l’incontro tra Donald Trump e il premier giapponese Shinzo Abe, che si è svolto in un clima sereno e cooperativo. Il presidente Usa ha fatto di tutto per rassicurare l’alleato della collaborazione e dell’alleanza che continuerà a caratterizzare la reciproca amicizia.

Gli investitori temevano che il nuovo presidente degli Stati Uniti potesse di nuovo accusare il Paese del Sol Levante di svalutare lo Yen per crearsi un vantaggio competitivo a tutto danno del dollaro, ma così non è stato.
Anzi, questo episodio di marcia indietro da parte di Trump ha fatto capire che le spavalderie elettorali erano solo tattica, ma all’occorrenza il tycoon può orientarsi verso una gestione più saggia della politica internazionale.

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