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L’indice dei prezzi al consumo dà un’altra spinta alla sterlina nei cross Gbp-Usd e Eur-Gbp

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Inflazione in aumento nel Regno Unito. A novembre i prezzi al consumo sono infatti saliti dell'1,2% su base annua

Prosegue il momento positivo della sterlina, che da un mesetto abbondante continua a dare dimostrazione di forza nei confronti di euro (+3,01%) e dollaro (+1,02%). Oggi la valuta britannica ha ricevuto un’altra spinta dal dato positivo riguardante l’indice dei prezzi al consumo.


Anche se siamo ancora lontani dal target del 2% fissato dalla Bank of England, l’inflazione segna un aumento nel Regno Unito. Secondo l’Office for National Statistics (ONS), a novembre i prezzi al consumo sono infatti saliti dell’1,2% su base annua dal +0,9% del mese precedente. Un risultato che va oltre le aspettative degli analisti che erano per un +1,1%.
Lo stesso dato IPC su base mensile fa registrare un +0,2% dopo il +0,2% del mese di ottobre. In linea stavolta con le attese degli analisti.
Bene anche l’indice dei prezzi alla produzione (output), la cui variazione (-1,1%) è risultata migliore delle previsioni (-1,9%).

Dopo questi dati, il cambio sterlina-dollaro (GbpUsd) è salito e poco prima delle 16 tocca quota 1,2725 (+0,34%). Pound in ascesa anche nei confronti dell’euro, con il cross EurGbp che viene scambiato a 0,8352 (.0,41%).


Occhio però ai prossimi appuntamenti in agenda. Sono infatti imminenti le riunioni delle banche centrali di USA e Regno Unito, nonché la decisione della FED riguardo l’aumento dei tassi di interesse. Ci si attende un rialzo di almeno 25 punti base, il che chiaramente dovrebbe scuotere ulteriormente il dollaro.
Dalla riunione BoE invece non dovrebbero giungere mosse a sorpresa, ma tuttalpiù una presa di posizione forte di Carney, dopo questa serie di dati incoraggianti sull’economia.

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