L’elezione di Donald Trump come era prevedibile ha creato un bel po’ di scompiglio sui mercati, con alcuni cross che hanno preso delle direzioni inattese (o comunque meno attese del previsto) e altri che hanno subito dei contraccolpi violentissimi (Usd-Mxn su tutti) come era nelle attese.
A mano a mano che le notizie dagli USA davano un Trump sempre più vicino alla presidenza, il cross UsdJpy è colato a picco. O forse sarebbe meglio dire che è stato il biglietto verde ad accumulare vendite su vendite, e il resto è stata solo una conseguenza.
Poi però il trend è cambiato con decisione. E da un valore di 101,276 raggiunto proprio nella nottata dello spoglio elettorale, si è giunti al 106,488 di stamattina, dopo un paio di sedute nelle quali la valuta statunitense ha guadagnato molto terreno nei confronti di quella giapponese, toccando i massimi da luglio.
In pratica è ricominciata quella stessa marcia che aveva intrapreso prima delle elezioni, come se non fosse successo nulla (anche se oggi si assiste a un rimbalzo di -0,34%).
Alcuni dati di sintesi: il cross UsdJpy ha guadagnato nell’ultima settimana il 3.21%, mentre nell’ultimo mese si viaggia con un +2.83% (3 mesi invece +4.40%).
In sostanza che Trump sia il nuovo presidente degli Stati Uniti, ai mercati sembra non preoccupare troppo, visti i numerosi andamenti pro-dollaro.
Sempre relativamente al rapporto con lo yen, alcuni analisti ritengono che il prossimo target rialzista potrebbe essere a 107,5.
