Ha vinto la Brexit. Contrariamente a quanto si pensava. Al di là delle ripercussioni politiche (il premier Cameron si è dimesso) ci sono quelle economiche. E sono subito pesanti. La sterlina ha vissuto una nottata terribile, arrivando a perdere anche il 10% mentre la Brexit faceva il sorpasso nei sondaggi.
Se nei confronti del dollaro si era registrato il massimo del 2016, appena poche ore fa, la sterlina è crollata fino a toccare minimi a 1,32. Roba che si vedeva solo 31 anni fa! Ma il crollo, come era prevedibile, si registra nei confronti di tutte le valute. Nei confronti dell’euro, la sterlina è scesa del 10,5%.
Quel che succede con la moneta britannica, si riflette inoltre sullo Yen. Si conferma la valuta rifugio per gli investitori: forti ribassi nei confronti di dollaro (nuovi minimi dal 2013), euro (ai livelli del 2012).
E’ chiaro che ci sia una fortissima tensione sui mercati, anche perché non è chiaro cosa accadrà. E’ la prima volta che si verifica un evento del genere, per cui il panico del mercato è una logica conseguenza.
